Scavi archeologici di Pompei: differenze tra le versioni

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*Pompei, miracolosamente conservata dalla sua morte fulminea, superò ogni nostra immaginazione: finalmente camminavamo tra rovine in cui riconoscevamo non soltanto dei templi, dei palazzi, degli edifici pubblici, ma case, ville, casolari, botteghe, taverne, mercati, tutta una città formicolante e rumorosa, come la [[Napoli]] d'oggi. Le strade lastricate con grossi selci, che fuggivano verso il cielo tra mura sbriciolate, mi riempivano gli occhi; pure, la nostra immaginazione le popolava di ombre; presa tra questi fantasmi e l'opaca realtà, sentii meglio che in alcun altro luogo al mondo il mistero dell'assenza. ([[Simone de Beauvoir]])
*Salve o grande e sventurata figlia di [[Roma]]. La poesia delle tue rovine è unica al mondo. ([[Cesare Malpica]])
*Se in una bella mattinata, prima che arrivi la schiera dei visitatori, camminiamo tra i vicoli della resuscitata Pompei, il nostro sguardo, oltre le mura dove le lucertole prendono il sole, torna sempre a cadere sulla [[Vesuvio|cima]] tetra che si staglia nel cielo. Le abbiamo qui entrambe: la storia della [[Terra (pianeta)|Terra]] e quella del mondo, dentro la stessa cornice, nello stesso quadro. Come il teschio per il monaco nella sua cella, così per noi quell'altura bruciata nella campagna feconda è un monito che ricorda non solo il destino delle città e dei popoli, bensì, in assoluto, il divenire e il trapassare. ([[Ernst Jünger]])
*– Trent'anni di scavo! – Credevo parlasse di Pompei, ma invece si trattava della sua vita. ([[Giovanni Comisso]])