Corporativismo: differenze tra le versioni

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Indro Montanelli e Mario Cervi
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*Sotto ogni militarismo, colonialismo, corporativismo sta la volontà precisa, da parte di una classe, di sfruttare il lavoro altrui, e ad un tempo di negargli ogni valore umano. ([[Primo Levi]])
 
*[[Ugo Spirito|Spirito]] {{NDR|nel Convegno di studi corporativi di Ferrara del 1932}} parlò di «Individuo e Stato nella concezione corporativa» sostenendo che il corporativismo doveva segnare la fine della lotta di classe, ma nel senso che capitale e lavoro si sarebbero fusi, e che si sarebbe dovuto arrivare alla «corporazione proprietaria». Coerentemente con questa impostazione, che faceva del corporativismo «il liberalismo assoluto e il comunismo assoluto», Spirito proponeva che, come primi provvedimenti, dovesse essere inserito un rappresentante dello Stato nei consigli di amministrazione delle maggiori aziende, e dovesse inoltre essere assicurata una cointeressenza, oltre al salario, ai dipendenti. ([[Indro Montanelli e Mario Cervi]])
 
==Note==