Arturo Marpicati: differenze tra le versioni

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→‎Incipit di La proletaria: Incipit di Dante e il Foscolo
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*L'[[Opera nazionale balilla|Opera Balilla]] è l'ente istituito espressamente dal Duce per educare, al di fuori della scuola, le giovani generazioni, preparandole alla vita fascista, attraverso una rigida e pur gaia disciplina, nell'attività che tempra il carattere, e negli esercizi che rinvigoriscono il corpo.<br>Costituisce il tentativo più grandioso di educazione integrale.<ref>Da ''[https://archive.org/details/OpereDelRegime/page/n2 Opere del Regime]'', Tipografia del Senato del Dott. Giovanni Bardi, Roma, 1934, pp. 14-15.</ref>
 
==[[Incipit]] di ''Laalcune proletaria''opere==
===''Dante e il Foscolo===
Le liriche religiose e civili del Foscolo ancora ragazzo e giovinetto, certi atteggiamenti dello spirito e della parola in lui precoce oratore rivoluzionario a Venezia, indicano a sufficienza ch'egli si accostò per tempo a Dante con reverente amore. Nel suo vasto ''Piano di studi'' del 1796, che spiega molte tendenze e ambizioni, interessi e passioni del critico e dello storico maturo, alla voce ''Poesia'' pone Dante tra gli ''Epici'' dopo Omero, Ossian, Virgilio, e in compagnia del Tasso e del Milton.
 
===''La proletaria''===
Si può asserire che la parola «fante» abbia ormai assunto il significato comprensivo del termine «soldato»; ma mentre indica anche soldato in genere, fissa pur sempre, in particolare, il pensiero su quell'anonima massa grigia, alla quale l'Italia deve soprattutto la sua salvezza.<br>Mi propongo, con severo amore per la verità, di studiare la massa combattente in alcuni suoi atteggiamenti meno noti al pubblico, ma non meno ben conosciuti da noi che ne abbiamo vissuta la vita multiforme nelle ore gioconde e angosciose.