Edward Bulwer-Lytton: differenze tra le versioni

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*L'uomo che nella vita ha più [[successo]] dei suoi simili è colui che sa individuare presto e con chiarezza la propria [[meta]] e ne fa l'oggetto costante delle sue energie. Il [[Genialità|genio]] stesso non è che una forte capacità di osservazione, unita a fermezza di carattere. Qualsiasi uomo tenga aperti gli occhi e sappia restar fedele alle decisioni prese, senza neanche rendersene conto diventa un genio. <ref name=Kie>citato in [[Ari Kiev]], ''Vivere meglio giorno per giorno'', ''Selezione dal Reader's Digest'', luglio 1974</ref>
*La [[coscienza]] è la sostanza più elastica del mondo. Oggi non riuscite a tirarla tanto da coprire uno di quei mucchietti di terra che fanno le talpe, domani copre una montagna.<ref>Da ''Ernest Maltravers''.</ref>
*La nube che aveva diffusa una sì densa {{sic|tenebrìa}} nell'atmosfera, erasi concentrata in una massa compatta ed impenetrabile, ma a misura che s'addensava l’oscurità, i lampi splendevano all'intorno del [[Vesuvio]] con abbagliante chiarore. Né come al solito erano color di fiamma viva; neppure l'arcobaleno rivaleggiar poteva {{sic|secoloro}} per la varietà delle tinte: ora azzurrini come il cielo del mezzodì, ora d'un verde livido, guizzanti come le spire di mostruoso serpente: poscia d'un rosso lurido, intollerabile all'occhio, uscendo da colonna di fumo in lontananza, e rischiarando tutta la [[Scavi archeologici di Pompei|città]], per un istante , indi facendosi pallido ad un tratto come un fantasma.<ref>Nota del traduttore: "''Like the ghost of its own life''. Così il testo."</ref><br/>Allorché momentaneamente cessava la pioggia di ceneri, udivasi il sotterraneo fracasso, e muggire le onde dell'agitato mare; ed appena sensibile, ma tremendo agli infelici {{sic|Pompejani}}, sentivasi in lontananza il fischio e il rimbombo del Vesuvio che buttava. Talvolta qualche nuvola pareva staccarsi dalla massa, e rischiarata dal lampo, assumere bizzarre figure d'uomini, o mostri lanciantisi gli uni contro gli altri, indi sprofondando nel tenebroso abisso. Agli occhi ed alla fantasia degli atterriti cittadini que' vapori apparivano {{sic|quai}} giganteschi nemici; agenti della distruzione e della morte<ref>[[Cassio Dione|Dione Cassio]], {{cfr nota 2, p. 149, ''Gli ultimi giorni di Pompei''}}</ref>.<ref>Da ''Gli ultimi giorni di Pompei'', vol. IV, traduzione di [[Francesco Cusani]], introduzione di Francesco Cusani, presso Vincenzo Puzziello Tipografo-{{sic|Librajo}} Napoli, 1836, [[https://archive.org/details/bub_gb_0imFVDJRWc8C/page/n147 pp. 148-149]]</ref>
*La [[Scrittura|penna]] è più potente della [[Arma|spada]].<ref>Da ''Richelieu'', 1839.</ref>
*La [[vita]] è come suonare il pianoforte in pubblico e imparare a padroneggiare lo strumento lì per lì.<ref>Citato in ''Questo è tutto'' di Aidan Chambers, Fabbri Editori, traduzione di Giorgia Grilli.</ref>