Domenico Starnone: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Domenico Starnone==
*Accanto all'elenco dei caduti forse ci vorrebbe sempre un elenco di chi li ha fatti cadere. Accanto ai nomi delle vittime bisognerebbe sempre collocare quelli di chi le ha immolate. Quando si presta attenzione alle lapidi per quella guerra, per quell'eccidio, per quell'ennesimo orribile naufragio di disperati, per quella faida mafiosa, per quell'alluvione o smottamento autunnale, si scopre che il caduto e la vittima se ne stanno in silenzio tra altri caduti e vittime, senza poter nemmeno puntare il dito su chi ha fatto loro lo sgambetto, su chi li ha sacrificati.<ref>Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/domenico-starnone/2017/10/17/la-ribellione-del-ricordo La ribellione del ricordo]'', ''Internazionale.it'', 17 ottobre 2017.</ref>
*[[Napoli]] è una città dove facilmente si sprofonda. Il nuovo è fragile, il passato ha strati robusti.<ref>Da Massimiliano Virgilio, ''Starnone: a Napoli è facile «sprofondare»'', in ''Corriere del Mezziogiorno'' / ''Cultura'', 7 giugno 2017.</ref>
*Una buona ragione c'è sempre per fare quello che ci sembra giusto. (da ''Sottobanco'', e/o edizioni)
*Uno stato di grazia, diceva, è come quando ti senti uguale a una freccia che non mancherà il bersaglio. (da ''Via Gemito'', Feltrinelli)