Il mestiere delle armi: differenze tra le versioni

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*Oggi, sabato dì pomeridiano raggiunte le retroguardie dei Lanzichenecchi, in su la riva del Po. Il Signor Joanni de Medici con le sue bande di cavalleggeri li hanno assaliti con tanto impeto che il nemico si è ritirato in disordine, disperdendo alcuni carri della sussistenza. ('''Pietro Aretino''')
*Questi alemanni dell'Imperatore Carlo V, bellissima gente, son calati in Italia con un esercito di diciottomila fanti, avendo costoro gustato la preda di qualche nostra città, ma ancora non hanno avuto più che mezza paga ed eccetto archibugi e scoppi non hanno alcuna artiglieria, alla calata degli alemanni in Italia, sono andati a sbarrare loro il passo: il Generale della Rovere Duca d'Urbino comandante l'esercito pontificio con ottomila fanti e seicento lance, preceduti dal Signor Joanni de Medici con seicento uomini d'arme cavalleggeri e archibugieri di pari numero avendo egli in disegno di incomodare la marcia degli alemanni con incursioni improvvise di giorno e di notte tanto che all'uopo il capitano De' Medici ha fatto brunire tutte le [[armatura|armature]], per sorprendere il nemico anche col buio. ('''Pietro Aretino''')
*Il supremo comandante degli Alemanni, generale Ziorzo Frundsberg, vuole raggiungere al più presto Roma, avendo determinata alla sua gente apposta per lo sterminio dei preti e a saccheggiare tutte le ricchezze della chiesa, vantandosi costui di un cappio d'oro, che tiene legato all'arcione e dicendo pazzamente di voler con quello... impiccare il papa. ('''Pietro Aretino''')
*A Francesco Maria della Rovere, Duca di Urbino supremo comandante dell'esercito pontificio. Il Parer mio è che essendo le truppe italiane non disciplinate, ne avvezze ad osservare gli ordini, possano le nostre fanterie di appiedati sostenere l'urto in campo aperto delle schiere alemanne anche se costoro, non dispongono di artiglieria e sia piuttosto conveniente travagliare le armate di questi lanzichenecchi con scaramuzze e colpi di mano infastidendoli et ostacolandoli più di tutto, nelle vettovaglie che è il solo modo per condurli in qualche disordine e vincere gente di tale ordinanza. In fede d'obbedienza Giovanni De Medici. ('''Giovanni de Medici''') {{NDR|dettando una lettera a Pietro Aretino}}
*Leggetemi qualcosa. ('''Giovanni De' Medici''') {{NDR|a Pietro Aretino}}