Jorge Luis Borges: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 22:
*Il sogno che cambia, che si sogna, che si meraviglia di sognare, tutto ciò si chiama filosofia, metafisica e anche poesia. Credo che la poesia sia atemporale e non abbia niente a che fare con le epoche o le circostanze. Un buon verso continua, no? È sempre un buon verso. [[Gustave Flaubert|Flaubert]] la pensava allo stesso modo: "quando un verso è bello perde la scuola", diceva Flaubert. Sì, quando un verso è bello, c'è: poco importa che sia stato scritto questa mattina o da migliaia di anni.<ref>Da ''Testamento poetico letterario'', Giunti Editore, 2004, p. 21.</ref>
*{{NDR|Su [[Baruch Spinoza|Spinoza]]}} ''L'assiduo manoscritto | aspetta, già pregno d'infinito. | Qualcuno costruisce Dio nella penombra. | Un uomo genera Dio. È un ebreo | di tristi occhi e di pelle olivastra'' | [...]. ''Il mago insiste e foggia | Dio con geometria raffinata; | dalla sua debolezza, dal suo nulla, | seguita a modellare Dio con la parola. | Il più generoso amore gli fu largito, | l'amore che non chiede di essere amato.''<ref>Da ''Baruch Spinoza''. Citato in [[Filippo Mignini]], ''Un «segno di contraddizione»'', in Spinoza, ''Opere'', Mondadori, Milano, 2007, p. XI. ISBN 978-88-04-51825-9</ref>
*{{NDR|Su [[Jorge Rafael Videla]]}} L'ho ringraziato personalmente per il golpe del 24 marzo, che ha salvato il Paese dalla vergogna, e ho espresso la mia solidarietà per aver assunto la responsabilità del governo. Io non ho mai saputo governare la mia vita, tanto meno riuscirei a governare un Paese.<ref name=controrivoluzione/>
*L'idea di un [[Dio]], un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica.<ref>Citato in "A/Z", F.M. Ricci.</ref>
*''L'odore del caffè ed i giornali, | la domenica e il suo tedio. Di mattina | e sulla pagina intravista quella vana | pubblicazione di versi allegorici | di un collega felice. Il vecchio | giace prostrato e bianco nella decente | abitazione di povero. Stancamente | guarda il suo volto nello specchio. | Pensa, non più stupito, che quel viso | è lui. La mano distrutta | non è lungi la fine. La sua voce dichiara: | Quasi non sono, ma i miei versi ritmano | la vita e il suo splendore. Io fui [[Walt Whitman]].''<ref>Da ''Camden 1892''; citato in Didier Tisdel Jaén, ''Homenaje a Walt Whitman'', traduzione di Biancamaria Tedeschini Lalli, ed. University of Alabama Press, 1969, p.2.</ref>
Line 29 ⟶ 30:
*La [[vita]] stessa è una [[citazione]].
:''Life itself is a quotation.''<ref>Citato in [[Jean Baudrillard]], ''Cool Memories''.</ref>
*Nel 1976, quando i militari fecero il colpo di Stato, io pensai: infine avremo un governo di galantuomini. Poi furono loro stessi a farmi cambiare opinione, anche se mi giunsero tardi le notizie a proposito dei ''[[desaparecidos]]'', dei crimini e delle atrocità che commisero.<ref name=controrivoluzione>Citato in [https://www.totalitarismo.blog/la-controrivoluzione-e-un-pranzo-di-gala-incontro-tra-borges-e-videla/ ''La controrivoluzione è un pranzo di gala: l’incontro tra Borges e Videla''], ''Totalitarismo.blog'', 15 marzo 2015</ref>
*Nessun problema è tanto intimamente connesso alla [[letteratura]] e al suo modesto mistero quanto quello posto da una [[traduzione]].<ref>Citato in [[George Steiner]], ''Dopo Babele'', p. IX.</ref>
:''Ningún problema tan consustancial con las letras y con su modesto misterio como el que propone una traducción.''<ref>Da ''Las versiones Homéricas'', in ''Discusión'', 1957.</ref>