Jorge Luis Borges: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 41:
{{Int|Dall'intervista di Andrea Barbato|citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0146_01_1972_0265_0003_5468799/ ''Lo scrittore cieco che rifiuta Perón''], ''La Stampa'', 30 novembre 1972}}
*Non ho mai nascosto le mie opinioni. Nessuno può dire che io sia stato un nazionalista, un fascista, un antisemita. Ma quando scrivo racconti o poesie, allora cerco di dimenticare le mie idee politiche, perché la letteratura è un fatto misterioso.
*Nei paesi di cultura giovane, dove la storia ha solo un secolo e mezzo, il nazionalismo è ridicolo. Abbiamo una tradizione giovane, cosmopolita, di emigrazione. Nelle pampas, fino a pochi anni fa, si contava così: uno, due, tre, quattro... Dopo il quattro, veniva il molto, l'infinito a portata di mano, l'ignoto. Sono questi gli avi, i padri del nostro nazionalismo? Su cosa possiamo fondare l'orgoglio della nostra storia? Buenos Aires è una città abitata da un'immensa classe media venuta dall'Europa. Se guardiamo la guida del telefono, troviamo quasi soltanto nomi italiani. Io, che ho sangue portoghese, spagnolo e inglese, mi sono sempre sentito un estraneo. E anche la nostra storia, i monumenti, le strade, sono dedicati ad argentini che si chiamano Belgrano, Brown, Bouchard... Di quale passato parlano i nazionalisti di oggi? A meno di non volersi basare su un tipo eccezionale come il ''[[gaucho]]''. Ma i ''gauchos'' si battevano contro i padroni fondiari per interessi particolari, ed erano gente molto semplice...
*I [[Peronismo|peronisti]] non sono diversi dagli altri potenti: vogliono solo diventare ricchi, i dirigenti vogliono essere i nuovi oligarchi, viaggiare in lunghe macchine, giocare migliaia di pesos alle ''roulettes'' di Mar del Plata. Vogliono il potere, ma non sono né dei rivoluzionari né dei conservatori. Perón stesso è uno degli uomini più ricchi del mondo, può permettersi di avere una scorta di centinaia di uomini armati... No, credetemi, malgrado quello che si dice, il peronismo non era un governo amato dal popolo, era una dittatura...
*Se verrà un nuovo governo peronista, non so quale sarà la mia sorte. Forse mi saranno chiuse tutte le porte, meno quelle della prigione.