Materialismo storico: differenze tra le versioni

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Carlo Ferraris
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*Il materialismo storico non ha niente in comune con il fatalismo. ([[Lev Trockij]])
 
*Il materialismo storico non ha nulla a che fare col materialismo filosofico (tanto è vero che che il [[Friedrich-Albert Lange|Lange]] non ne parla nemmeno nella sua celebre Storia del materialismo), e non ha affatto la pretesa di spiegare, mediante motivi economici o materialistici, i sentimenti in genere e la psicologia individuale in ispecie. Il materialismo storico è una concezione, che pone, alla base della storia e della vita sociale, i rapporti di produzione e l'antagonismo delle classi. Secondo questa dottrina le ideologie collettive o di classe sono in diretta dipendenza dell'economia e dei processi di produzione, ma non i sentimenti individuali. Il materialismo storico non esclude l'eroismo. Avviso ai socialisti! ([[Mario Missiroli]])
 
*Il materialismo storico rivela tuta la sua grossolanità, il suo volgare concetto della vita, quando, per la mancanza di carattere economico nelle loro opere, per non essere produttori di ricchezza materiale, è condotto necessariamente a designare quali lavoratori improduttivi coloro che come Dante e Shakespeare, Michelangelo e Raffaello, Galileo e Newton, Rossini e Verdi, hanno prodotto i più alti beni {{sic|letterarii}}, scientifici, artistici che esistono al mondo. ([[Carlo Ferraris]])
 
*L'idea generale del materialismo storico secondo cui la contraddizione tra le forze produttive in progresso e i rapporti di produzione in ritardo costituisce la forza propellente della storia, [[Karl Marx|Marx]] la vede confermata soprattutto nel modo di produzione capitalistico. ([[Werner Hofmann]])
 
*La dottrina del materialismo storico, dati i due elementi della articolazione economica e degli attriti di classe, diventa la chiave per intendere le vere e proprie rivoluzioni; cioè quelle mutazioni dello stato complesso della società da cui sono derivate le innovazioni del diritto, i nuovi indirizzi politici e le nuove disposizioni morali. ([[Antonio Labriola]])
 
*Per il materialismo storico c'è sempre il ''rovesciamento della prassi'': l'attività precedente, nei suoi risultati, diventa condizione e limite dell'attività successiva, che però si afferma come opposizione a ciò che preesiste, e tende a superarlo dialetticamente. Quindi la conoscenza delle condizioni e dei limiti qui è parte essenziale dello sviluppo della volontà: il momento pratico non si disgiunge dal momento critico. ([[Rodolfo Mondolfo]])