Vitaliano Brancati: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Vitaliano Brancati==
*Che i conservatori siano conformisti, è cosa di tutti i tempi. Ma che siano conformisti, convenzionali, obbedienti i cosiddetti rivoluzionari, è cosa soltanto dei nostri tempi. (da ''Diario romano'', 1947<ref name=corriere10>Citato in Pierluigi Battista, [http://www.corriere.it/cultura/11_luglio_11/battista-autori-senza-ideologia_5f875590-abc8-11e0-a665-5070e23b7a33.shtml ''Da Buzzati a Flaiano autori senza ideologia''], ''Corriere.it'', 11 luglio 2010.</ref>)
*Dire che un [[delitto]] è opera di una [[società]], il risultato matematico di taluni «fattori ambientali», è una di quelle offese che il nostro tempo rivolge continuamente alla libertà individuale e alla [[libertà]] in genere. (daDa ''Il diavolo mediocre di Pia Bellentani'', ''L'Europeo'', n. 12, 1952, p. 22; anche in ''Il borghese e l'immensità: Scritti 1930-1954'', Bompiani, 1973)
*È vero che ciascuna persona ha sotto il braccio il libro che si merita. (daDa ''Lettere al direttore'', Bompiani)
*[...] gli avvocati che gesticolavano davanti al portone di casa, mentre sul loro capo, stesa a un filo tra balcone e balcone, la loro camicia gesticolava anch’essa...<ref>Da ''La noia del '937''; in ''Opere. 1932 - 1946'', a cura di [[Leonardo Sciascia]], Classici Bompiani, Milano, 1987, p. 897.</ref>
*{{NDR|[[Jean Paul Sartre]]}} Ha scritto migliaia di pagine sul niente, sull'essere, sull'angoscia, sulle camere di albergo, su Giove, su Elettra, sulle mosche. Niente si salva da questo grafomane: né il [[teatro]] né la [[filosofia]] né la [[letteratura]] né l'intimità dei veri poeti.<ref>Citato in: [[Roberto Gervaso]], ''Ve li racconto io'', MilanoMondadori, MondadoriMilano, 2006, p. 88. ISBN 88-04-54931-9</ref>
*I campi [[Sicilia|siciliani]] sono metropoli vegetali. (citato in [[Vincenzo Consolo]], ''Delle cose di Sicilia'', Palermo, Sellerio, 1986<ref> Scritto disponibile in ''[http://vincenzoconsolo.it/?p=663 Le 9 liriche del grande Piccolo Vincenzo Consolo]'', ''Vincenzo Consolo.it'', marzo 2002.</ref>)
*La ricchezza guasta l'intelligenza, come un pasto troppo forte vela di sonno anche l'occhio più vivace. (daDa ''I piaceri'', Bompiani)
*[[Palermo]] è situata in una insenatura della costa nordoccidentale, non fra i monti e il mare, ma dietro monti che bagnano il piede nel mare. Questa muraglia non è continua né larga: ampie finestre la interrompono formando ciascheduna una spiaggia. Il sole sorge, fra i monti, dal mare e declina, fra i monti, nel mare. Al tramonto, i raggi del sole passano fra le montagne, colpendo Palermo nel più irregolare dei modi. La luce salta interi quartieri, che rimangono in una penombra turchina, e accende gruppi di case nei punti più disparati. La scena è molto singolare. Si vedono cupole, terrazze, tetti completamente privi di luce e, sotto questi, file di basse case illuminate fortemente. Raggi sottili vanno a pescare chi una finestra, chi un cane che si morde la coda, minutissimi particolari che, per essere illuminati nel mezzo di un quadro oscuro, si rendono visibili anche a grande distanza. (daDa ''Lettere al direttore'' (1938), in ''Romanzi e saggi – Vitaliano Brancati'', a cura di Marco Dondero, Mondadori, Milano 2003)
*La stanza con le pareti bianche e nude; un tavolo nel mezzo; la sera, arriva il giornale del cavaliere che essa legge presso il balcone, al lume della piazza.<ref>Da ''I piaceri della povertà''; in ''I piaceri'', Tascabili Bompiani, Milano, 1980, p. 116.</ref>
*Pago amarissimamente gli scherzi che mi sono permesso sui furiosi amori del Sud; del Sud a cui appartengo interamente e di cui sono, me ne accordo ora, il più pazzo ed avvelenato figliuolo.<ref>Da una lettera ad [[Anna Proclemer]]; nella prima puntata del programma ''Vitaliano Brancati: la presenza, il segno'' di Bruno Russo, Rai Teche; video disponibile in ''[http://www.regionesicilia.rai.it/dl/sicilia/video/ContentItem-01a8d7cf-cb2a-4ad7-8760-80bbc2624f8e.html Vitaliano Brancati: la presenza, il segno]'', ''Regionesicilia.rai.it''.</ref>
*Per essere siciliani bisogna essere diversi.<ref>Citato in ''[http://catania.livesicilia.it/2014/01/12/giancarlo-giannini-grazie-a-turi-ferro-amo-la-sicilia_276415/ Giancarlo Giannini: "Grazie a Turi Ferro amo la Sicilia"]'', ''Live Sicilia.it'', 12 gennaio 2014.</ref>
*Siamo cinici nei riguardi di un credente fascista o di un credente comunista il quale, sotto le apparenze di fervore religioso, nasconde il più tetro dei cinismi. (daDa ''Diario romano'', 1947<ref name=corriere10/>)
*Vogliamo essere i conferenzieri del Sud. In Sicilia la luce viene dal Nord e dunque più a nord abita il conferenziere, e più il nostro pubblico l'ascolta. Nel nostro caso sebbene usufruiamo di qualche copertura, date alcune presenze nella compagine, desidereremmo essere "conferenzieri del Sud", perché lo abitiamo e ne siamo abitati interamente. E come tali, se non proprio rispettosamente, almeno semplicemente vorremmo essere ascoltati.<ref>Citato in ''[http://archivio.agi.it/articolo/d0854a1c5916f7ce0c491120f8886db7_20040417_mostre-130-opere-del-gruppo-di-scicli-a-catania/ Mostre: 130 opere del "gruppo di Scicli" a Catania]'', ''Agi.it'', 17 aprile 2004.</ref>