Lenin: differenze tra le versioni

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*L'organizzazione degli operai deve innanzitutto essere professionale, poi essere la più vasta possibile e infine essere la meno clandestina possibile. Al contrario, l'organizzazione dei rivoluzionari deve comprendere prima di tutto e principalmente uomini la cui azione sia rivoluzionaria. [...] Per questa caratteristica comune ai membri dell'organizzazione ''nessuna distinzione deve assolutamente esistere fra operai e intellettuali'', e a maggior ragione nessuna distinzione sulla base di mestiere. Tale organizzazione necessariamente non deve essere molto estesa e deve essere quanto più clandestina è possibile. (p. 166 <ref name="Che fare" />)
*Nei paesi politicamente liberi la differenza fra l'organizzazione tradunionista e l'organizzazione politica è evidente, come è evidente la differenza fra i [[sindacato|sindacati]] e la socialdemocrazia. [...] Le organizzazioni operaie per la lotta economica devono essere organizzazioni tradunioniste. Ogni operaio socialdemocratico deve, per quanto gli è possibile sostenerle e lavorarvi attivamente. (pp. 166, 167<ref name="Che fare" />)
*Se per un socialdemocratico il concetto di "lotta politica"coincide con il concetto di "lotta economica contro i padroni e contro il governo", è naturale che per lui "l'organizzazione dei rivoluzionari" coincida più o meno con "l'organizzazione degli operai". E ciò effettivamente accade agli economisti, sicchèsicché, discutendo con costoro sull'organizzazione parliamo letteralmente due linguaggi diversi. [...] La lotta politica della socialdemocrazia è molto più vasta e complessa della lotta economica degli operai contro i padroni e contro il governo. Perimenti (e per questa ragione) l'organizzazione di un partito socialdemocratico rivoluzionario deve necessariamente ''essere distinta'' dall'organizzazione degli operai per la lotta economica. ("Che fare, problemi scottanti del nostro movimento"<ref name="Che fare">V. Lenin, ''Che fare, problemi scottanti del nostro movimento'', Stoccarda, Marzo 1901. <br />
Ristampa nella collana "La Biblioteca storica-documenti" , presentazione del dott. A. Sallusti, intr. di Francesco Perfetti; distribuito come supplemento gratuito al quotidiano ''Il Giornale'', OCLC 1046049632 (codice ISBN assente)</ref>
*Senza teoria [[Rivoluzione|rivoluzionaria]] non vi può essere movimento rivoluzionario.<ref>Citato in ''[http://dizionari.corriere.it/dizionario-citazioni/R/rivoluzione.shtml Rivoluzione]'', ''dizionari.corriere.it''.</ref>