Aldo Buzzi: differenze tra le versioni

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[[File:Aldo Buzzi 1949.jpg|thumb|Aldo Buzzi]]
'''Aldo Buzzi''' (1910 – 2009), scrittore e architetto italiano.
 
==Citazioni di Aldo Buzzi==
*Sì, dovrei dire, eh già, ho fatto una buona [[passeggiata]]..., ma non ho visto niente. La strada è accidentata e piena di sassi, devo continuamente guardare dove metto i piedi per non inciampare e prendere una storta. Mentre guardo le mie scarpe comincio a pensare, e così, «di pensier in pensier, di monte in monte» come dice il Poeta, oppure, come dice [[Lope de Vega]], «di coniglio in coniglio»<ref>«de conejo en conejo», ''La Gatomaquia'', 1634. Dalla nota a piè di pagina; in ''Parliamo d'altro'', Ponte alle Grazie, Milano, 2006, p. 11. ISBN 88-7928-829-6</ref> arrivo senza accorgermene al termine della passeggiata, avendo visto solo qualche lucertola che mi attraversava la strada, arrivo, cioè, davanti al bancone del bar dove già preparano un caffè espresso, con panna per gentile concessione dei proprietari, ringraziando Iddio (se c'è) per essere rientrato anche questa volta sano e salvo.<ref>Da ''La passeggiata''; in ''Parliamo d'altro'', Ponte alle Grazie, Milano, 2006, pp. 10-11. ISBN 88-7928-829-6</ref>
*[[Chandler]] diceva che dopo i sessanta un uomo non dovrebbe più preoccuparsi di sciocchezze. Aveva ragione. Io vorrei vivere in una piccola città di mare, col mare in fondo alla strada. La mattina, verso mezzogiorno, scendere al [[bar]] a prendere un buon caffè con panna. Un bar con la barra, la barra da cui prende il nome, su cui appoggiare il piede; che nei nuovi bar, per ignoranza, mettono sempre meno. A cena, per cominciare, un [[brodo]] ristretto, come re Nasone di Napoli, con la tempesta. C'è anche la tempestina, più piccola, ma non va bene. Tempesta, in lombardo, vuol dire grandine. È la forma della [[pasta]], e influisce sul suo sapore. I bucatini hanno un sapore diverso dagli spaghetti, i rigatoni... Sto divagando.<ref>Da ''Parliamo d'altro''; in ''Parliamo d'altro'', Ponte alle Grazie, Milano, 2006, pp. 27-28. ISBN 88-7928-829-6</ref>
*«I [[capelli]] sono eterni» dice il barbiere. «Dopo che siamo morti continuano a crescere. Guardi le [[mummia|mummie]]». «Parliamo d'altro» dissi. Ricordavo improvvisamente quando ero allievo ufficiale, tanti anni fa, tagliatelle al burro e tartufi neri grattugiati, la domenica naturalmente, in libera uscita, su all'albergo italia, nella città alta, dopo la messa in caserma, obbligatoria per tutti, anche i non credenti.<ref>Da ''Parliamo d'altro''; in ''Parliamo d'altro'', Ponte alle Grazie, Milano, 2006, p. 29. ISBN 88-7928-829-6</ref>
 
==''L'uovo alla kok''==
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*Vitellio, la cui ingordigia aveva sorpreso l'universo – qui perfino il nome ha un suono familiare in cucina – poco prima di essere ammazzato e gettato nel Tevere, cercò di fuggire in una lettiga «avendo in compagnia solamente il cuoco e il fornaio». (Da ''Gli sparagi di Augusto'', p. 42)
*Lo scultore Arturo Martini ebbe un'infanzia poverissima. Studiò cinque anni: due anni ripeté la prima elementare e tre la seconda. Figlio di un cuoco, ha detto sulla [[cucina]] una cosa giustissima: «La cucina si fa per istinto. Un altro deve assaggiare la [[minestra]], io, alla vista, avverto se ha il sale. C'è l'[[Pellegrino Artusi|Artusi]] e poi c'è anche l'inafferrabile». È così. Il vero [[cuoco]] non assaggia, è un po' come il pianista che suona senza guardare la tastiera. (Da ''Il vero cuoco'', p. 44)
*La borana (o borrana o borragine) appare più di una volta nel menu del [[Pontormo]]: cotta (in poca acqua), in [[insalata]], c'è perfino un'insalata di fiori di borana, che sono bellissimi, rosa e azzurri sulla stessa pianta. (daD«»a ''Frittelle di borragine'', p. 96)
 
==Citazioni su Aldo Buzzi==
*Leggere Buzzi è sempre un viaggio nel retrobottega delle parole e delle idee, dove la loro vitalità e il loro assurdo vengono abilisssimamente fatti deflagrare. Basta una metafora arguta a miniaturizzare una storia; e si sorride, ci si sorprende, si pensa, si divaga, si ride di cuore. Anche per questo libro è così. Il lettore vedrà comparire improvvisi conigli che, con un occhio diritto e l'altro piegato, assomigliano a [[Maurice Chevalier]]. Imparerà diverse bizzarrie, che tra gli antenati dell'autore c'è una Trattoria Buzzi, che esiste una pasta detta "tempesta" e adatta per il brodo ristretto. E concorderà che quando un barbiere dalla forbice leggera come una musica tocca il tasto della malinconia ricordando che i capelli crescono anche dopo la morte, è sicuramente meglio parlare d'altro: perché non di un bel piatto di tagliatelle al burro e tartufi? ([[Giuseppe Conte (scrittore)|Giuseppe Conte]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==