Elsa Morante: differenze tra le versioni

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*A un certo punto [[Alberto Moravia|Moravia]] cominciò a portare a casa di mio padre Elsa Morante. Non era bella, ma curiosa, intrigante. Aveva una singolare voce acuta, i denti davanti molto aperti; ricordava non saprei quale animale. Ci feci amicizia dopo che si sposarono, e vennero da noi parecchie volte. Ci vedemmo meno quando io ebbi i bambini, e poi fu la guerra a dividerci. Mi piacevano i suoi romanzi, molto più di quelli di Moravia, ma come persona apprezzavo di più lui. ([[Suso Cecchi D'Amico]])
*Era il mio punto di riferimento, coi suoi begli occhi miopi che tradivano i sentimenti, musicai una sua poesia d' amore, ''Alibi'', purtroppo litigammo e lei era radicale in questi "divorzi". ([[Hans Werner Henze]])
*Erano gli anni delle 'cause' ricavate da "Paese Sera": ogni sera Elsa Morante arrivava in trattoria agitando "Paese Sera" e strillando che era uno scandalo e bisognava mobilitarsi, una volta per la bomba atomica, un'altra per i gatti di Roma. E il giorno dopo, al telefono [[Carlo Emilio Gadda|Gadda]]: "Ha urlato parecchio anche ieri sera? Ho fatto bene a non uscire". ([[Alberto Arbasino]])
*Insieme a [[Eduardo De Filippo|Eduardo]], progettammo all'epoca un film da ''La serata a Colono'', il capolavoro della Morante, vertice della poesia italiana del Novecento. Sorbendo il tè nel suo attico al centro, Elsa ci sollecitava a realizzarlo, ritenendoci gli unici in grado di farlo. Testimone allora Carlo Cecchi, che fu vicino alla Morante nei giorni estremi del coma. Ricoverata in questa clinica da quattro soldi, senza più l'uso delle gambe, in miseria, dimenticata da tutti. Aveva rifiutato anche il televisore. Voleva restare lucida sino in fondo. Non so bene se e cosa [[Alberto Moravia|Moravia]] abbia fatto per Elsa. L'unica cosa che ho sempre rinfacciato ad Alberto è di non aver saputo impedire quello scempio vano delle collette pubbliche e degli appelli umanitari nei giornali. ([[Carmelo Bene]])