Legge 16 gennaio 2003, n. 3

Citazioni sulla legge 16 gennaio 2003, n. 3, meglio nota come legge Sirchia.

Una donna fuma all'esterno di un locale di Bologna (2016)
  • Del giorno dell'entrata in vigore della legge ricordo che andammo a cena a festeggiare [...] in un ristorante di via Veneto, a Roma. [...] [«Al ristorante incontrò qualcuno che fumava?»] Nessuno. Tanti ristoratori, nonostante le grandi resistenze iniziali, finirono col tempo per ringraziarmi. E così tantissima gente che lavorava nei locali notturni, dove prima dell'approvazione della legge [...] in molti si erano ammalati a causa del fumo passivo. Per non dire di quello che mi capitò per molto tempo sul treno con cui facevo su e giù da Milano. [...] Ogni volta era una processione. Tutto il personale viaggiante delle Ferrovie dello Stato, una volta che mi riconosceva, veniva a stringermi la mano. Poveretti, erano persone che vivevano immerse nel fumo altrui e che la mia legge aveva liberato da questa atroce condanna.
  • [«Quando aveva deciso di agire?»] Quando arrivai al ministero della Salute, nel 2001. I dati non mentivano: il nemico numero uno della salute degli italiani era il fumo. Partii da lì ed elaborai [...] un piano strategico per "dribblare" le insidie del Parlamento. [...] Le resistenze erano tantissime. [...] Innanzitutto, l'approvazione della legge delega, che passò alle Camere in piena sessione di bilancio, quasi a fari spenti, mentre tutti erano concentrati sulla finanziaria. Il problema però erano i decreti attuativi, senza i quali la delega sarebbe stata uno strumento vuoto, inutile. Fu a quel punto, nel Consiglio dei ministri decisivo, che tutto stava per saltare. [...] Successe che [...] si [...] ritirò fuori la questione dei posti di lavoro che si rischiava di perdere e dell'impatto negativo sull'elettorato di centrodestra [...]. Era praticamente finita. [...] mi alzai in piedi e dissi che, nel caso in cui i decreti non fossero stati approvati, non mi restava altro che rassegnare le mie dimissioni. [«E poi?»] Intervenne Berlusconi, a cui devo più di un ringraziamento. "Va beh", disse, "se la metti così allora li approviamo". Era il 23 dicembre 2004. Il 10 gennaio del 2005 la legge sarebbe entrata in vigore.
  • [«Della legge si disse, all'epoca, che sarebbe stata disapplicata e poi destinata a un binario morto. È ancora qua»] Si disse e poteva anche accadere. Se non successe, il merito fu soprattutto del generale Gennaro Niglio, comandante dei Nas, uno dei miei collaboratori più cari [...]. Senza l'opera di controlli a tappeto che aveva preventivamente messo in piedi, l'applicazione della legge sarebbe andata in fumo. E molte delle persone che oggi anche grazie a quella norma sono vive sarebbero morte.

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