Italo Lana

latinista e filologo classico italiano (1921-2002)

Italo Lana (1921 – 2002), filologo classico e latinista italiano.

Gaetano De Sanctis e l'Accademia delle Scienze

modifica
  • Negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale il De Sanctis si impegnò a fondo per la costituzione dell'Unione Accademica Internazionale, che egli intendeva come centro propulsore per la ripresa degli studi e della ricerca e come via per restaurare, dopo i disastri, le divisioni e i rancori della guerra, l'unità e la fraternità tra gli studiosi e per favorire, così, la pacificazione degli spiriti. L'idea era stata lanciata dall'Académie des Inscriptions di Parigi come «una unione accademica interalleata per ricerche di archeologia, di filologia e di storia»: ma il De Sanctis l'accetta e la fa sua formulando fin dal primo momento la proposta che essa sia allargata agli ex nemici appena possibile. (pp. 48-49)
  • Quando alla fine del 1918 fu proposto, per celebrare la pace, di ricostruire sul Campidoglio l'Ara pacis di Augusto egli si dichiarò «recisamente avverso a ricostruzioni che mescolano il nuovo e l'antico»: inoltre v'è per lui «più grave ragione di dissenso»: non si può celebrare la pace attuale celebrando la pax Augusta perché questa fu «pace imperiale» da un lato e «pace di rinunzia» dall'altro. Infatti la pace nuova «non deve essere, per nessuno, rinunzia al vivere libero. [...] Questa pace segnerà il principio d'una nuova èra di progresso, non come la pace di Augusto, in mezzo a una gloriosa fioritura d'arte e di lettere, il principio d'un'èra di decadenza [...]; essa, pace di giustizia e di libertà, deve essere celebrata originalmente con nuovi spiriti e con nuove forme d'arte». (p. 53)
  • Il De Sanctis, sostenitore del Partito popolare fin dalla fondazione, ne condivideva l'orientamento favorevole al ripristino della collaborazione internazionale e avverso alle forme del nazionalismo che tende all'imperialismo. La sua linea di condotta, sempre coerente nel campo scientifico e in quello propriamente politico, ebbe modo di rivelarsi anche in questa Accademia [delle Scienze di Torino].
    Per il cattolico De Sanctis, che pure appartenendo a famiglia attaccata al Papa e fedele al principio del potere temporale, aveva scelto meditatamente e con sofferenza di essere cittadino del Regno d'Italia, pace significava anche pace religiosa e civile fra l'Italia e la Chiesa [...]. (p. 54)

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica