Irène Jacob

attrice francese

Irène Jacob (1966 – vivente), attrice francese naturalizzata svizzera.

Irène Jacob nel 2017

Intervista di Maria Giovanna Vagenas, locarnofestival.ch, 9 agosto 2024.

  • Ho detto spesso di essere approdata al cinema grazie al pianoforte, perché il mio primo ruolo – in Arrivederci Ragazzi (Au revoir, les enfants, 1987) di Louis Malle – è stato il mio trampolino di lancio. Stavano cercando un'attrice che sapesse interpretare il Rondo Capriccioso di Saint-Saëns, un pezzo piuttosto impegnativo. Ho fatto il provino perché sapevo suonare il pianoforte e sono stata scelta. All'inizio della mia carriera, questo film mi ha davvero aperto tutte le porte, permettendomi di conoscere Kieślowski e molte altre persone nel mondo del cinema.
  • Kieślowski amava girare facendo poche riprese ma con molte angolature diverse, e gli piaceva molto il montaggio, per cui i suoi film venivano essenzialmente costruiti in sede di montaggio. Sul set sapeva ascoltare tutti e riunire e organizzare le varie proposte in un'unica straordinaria partitura. Per lui le riprese erano un vero e proprio lavoro d'équipe insieme ai suoi direttori della fotografia con i quali scambiava continuamente delle idee. Gli piaceva creare nuove sensazioni, offrire agli spettatori delle immagini mai viste, come per esempio il paesaggio filmato attraverso una biglia di vetro in La doppia vita di Veronica
  • [Su Michelangelo Antonioni, in riferimento al film Al di là delle nuvole] Durante le riprese, ho avuto modo di assistere ai suoi leggendari piani sequenza. Antonioni filmava come nessun altro regista al mondo, concentrandosi solo su ciò che intendeva montare in seguito. Tutti i film di Antonioni sono stati realizzati con questi piani sequenza, non c'era montaggio; tutto ciò che restava da fare dopo le riprese era metterli in ordine uno dopo l'altro, il che è davvero straordinario.
  • La recitazione è un'arte collettiva, non è un lavoro che si fa da soli. Si esce di casa per incontrare una nuova squadra con cui creare un'intesa comune. Un progetto è interessante quando quest'incontro è sorprendente e inatteso. Quello dell'attore è un lavoro possessivo e richiede molto da noi. Bisogna essere sempre all'erta. Spesso si viene ingaggiati all'ultimo minuto, bisogna mollare tutto e partire subito. Molti progetti non giungono mai a buon fine. La carriera di un attore consiste in tutto quello che hai fatto, in tutto quello che non hai mai fatto, e in tutto quello che hai fatto ma non nel modo in cui avresti voluto. Si continua ad andare avanti e, all'improvviso, c'è un momento di grazia – e poi c'è un contraccolpo. È un lavoro che bisogna costruire con la generosità, con incontri, osservazione ed empatia.

Filmografia

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