Giuseppe Palmieri (economista)
economista italiano (1721-1793)
Giuseppe Palmieri (1721 – 1793), economista italiano.
Della ricchezza nazionale
modificaIl bisogno dà il valore alle cose. L'ammasso di quelle, che l'han ricevuto, chiamasi ricchezza nel significato più ampio; ma nel più ristretto non si accorda tal nome, se non se a quella quantità, che soddisfatti i proprj bisogni, avanza e può impiegarsi con profitto a soddisfare gli altrui.
Citazioni
modifica- Se la terra non produce da se ricchezza veruna, considerabile, ed importantissima è quella, che ricavasi dall'arte di coltivarla. L'agricoltura può cedere alle altre arti pel particolar profitto di coloro, che l'esercitano; ma le supera tutte per l'utile generale, che ne ridonda alla nazione. (p. 12)
- La pastorizia formò già ne' primi tempi l'unica ricchezza, ed ancor ne' presenti presso alcuni popoli la forma; ma quando al cresciuto numero degli uomini non furono più sufficienti le sue produzioni: quando il bisogno di averne maggiori, gli spinse a coltivar la terra: quando l'esperienza dimostrò quali e quante, per mezzo della coltivazione, poteano dalla medesima ottenersi, la pastorizia perdè molto del suo credito e dominio, e dovè cederne la maggior parte all'agricoltura. (p. 101)
- Il commercio non produce ricchezza, ma è il necessario mezzo per ottenerla. Le derrate sviluppano il valore imposto loro da' bisogni medianti le compre e le vendite. Quando si vende più di quel che si compra nasce la ricchezza, come si incorre nella povertà, quando si compra più di quel che si vende. Quindi si ravvisa, che il commercio può condurre egualmente alla ricchezza ed alla povertà. (p. 133)
Bibliografia
modifica- Giuseppe Palmieri, Della ricchezza nazionale, Vincenzo Flauto & Michele Stasi, Napoli, 1792.
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