Filippo Del Corno (1970 – vivente), compositore italiano.

Sulle frequenze di Hitler la musica racconta il male, Corriere della sera, 29 agosto 2009
  • La grande intuizione di Hitler fu di usare la retorica del linguaggio e la potenza dei media. Del cinema nascente, con Leni Riefensthal regista del nazismo. Della radio e della tv. Ascoltando le registrazioni dei suoi comizi si ha la sensazione di assistere a rappresentazioni teatrali. Di un attore enfatico ma di carisma innegabile. Usando la tecnica dello "speech musicale" già adottata da Steve Reich, ho trascritto musicalmente le frequenze di quei discorsi, gli alti e i bassi, i ritmi e le pause. Ho scoperto che Hitler usava delle costanti molto precise: parlava secondo una scala cromatica discendente, mentre il ritmo evocava quello ipnotico delle incudini dell'Oro del Reno [Richard Wagner] wagneriano.
  • [Hitler] Le sue sconfitte scolastiche, bocciato due volte, due volte respinto all' Accademia di belle arti... Deluso, senza lavoro, finito per strada a chiedere l' elemosina, ospite di dormitori pubblici e mense di frati. Un perdente pieno di astio, deciso a scaricare le sue frustrazioni sugli altri. Su quelli che, seguendo le teorie complottistiche e razziste in voga all'epoca, erano i responsabili della miseria e degrado suoi e della Germania: gli ebrei, i comunisti, gli omosessuali, gli zingari, i disabili.
  • [Hitler] Né un alieno psicopatico né un'icona pop di perversa fascinazione. Solo un uomo, responsabile di una serie di crimini contro l'umanità.