Ferrari GG50
autovettura del 2005 prodotta dalla Ferrari
Citazioni sulla Ferrari GG50.

Citazioni in ordine temporale.
- Una Ferrari deve essere sempre riconoscibile come una Ferrari. Dunque questa macchina non cambia i canoni di Maranello. Io ho lavorato molto sul frontale, sulla coda, sulle linee della fiancata, ma in fondo ho preso un po' qua e un po' là, tra le tante suggestioni che fanno parte del mito Ferrari. Forse deluderò chi si aspettava una Ferrari rivoluzionaria. Sono quelli, dico io, che non sanno ascoltare la musica, e confondono Bach con Beethoven.
- Ho pensato [...] a una Ferrari da poter usare con la mia famiglia, diversa da quelle della splendida tradizione della Pininfarina. [...] Montezemolo [...] mi ha dato il via libera, proponendomi come base di questo mio esercizio la Scaglietti e consegnandomi un giusto avvertimento: "Si diverta liberamente, ma, mi raccomando, faccia una Ferrari e non una Giugiaro".
- Ho pensato a un oggetto che mantenesse lo spirito e l'identità Ferrari, ma che fosse più sportivo, compatto e pratico. Ad esempio, io amo sciare e volevo poter trasportare comodamente un paio di sci all'interno. [...] Ho mantenuto il passo della Scaglietti [...] ma ho ridotto la lunghezza [...]. Davanti ho compiuto interventi minimi, accorciando lo sbalzo [...], ma ho rivisto radicalmente il layout della zona posteriore. In particolare, invece del serbatoio del carburante verticale, ho voluto un contenitore che rimanesse interamente al di sotto del piano di carico. Così quest'ultimo è piatto e, abbattendo gli schienali dei sedili, si ha una capacità di 500 litri. Inoltre, ho scelto di utilizzare un vero e proprio portellone posteriore, incernierato alla fine del tetto.
- [«Ci sembra una vettura compatta e aggressiva: perde il terzo volume della Scaglietti per una coda chiaramente fastback...»] Volevo che desse un'impressione di grande dinamicità, pronta a mordere l'asfalto, capace di nascondere i sedili posteriori, tanto da poter essere percepita come una biposto. Ho arrotondato gli spigoli di muso e coda, il fianco è pulito, la linea di cintura si inarca in corrispondenza della ruota posteriore per sottolineare il muscolo del passaruota.
- [«Qual è l'elemento forte del design della GG5O?»] La semplicità, di frontale e coda. Il muso si prolunga al centro, la tipica calandra Ferrari è molto bassa, i proiettori anteriori sono verticali, il cofano lungo, integrato con i parafanghi e solcato da una V solo accennata. Le linee scorrono naturali, dietro i doppi fari tondi sono asimmetrici. C'è l'accenno di un minispoiler, la presenza del portellone è quasi impercettibile. E il tetto in vetro fotocromatico crea una superficie continua con il parabrezza.
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