Christian Dietrich Grabbe

drammaturgo e commediografo tedesco (1801-1836)

Christian Dietrich Grabbe (1801 – 1836), drammaturgo e commediografo tedesco.

Christian Dietrich Grabbe

Citazioni su Christian Dietrich Grabbe

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  • Già nel '23, il Grabbe comunica a Tieck che l'idea di fondere in un sol dramma il Fausto ed il Don Giovanni, gli si andava man mano sviluppando nel cervello (in meinem Gehirnkasten). Nel '28, in un periodo di smania shakespearizzante , mentre scrive gli Hohenstaufen, il Napoleone, il frammento di Mario e Silla gli esce dal capo febbricitante il Don Juan und Faust, dramma grandioso, geniale e pazzo, sublime e triviale come tutto quello che produsse questo poeta di squilibratissima fantasia. Al vasto concetto vien meno l'esecuzione; il colosso ha i piedi di argilla, dà in terra e si frantuma. Il Grabbe voleva mostrare l'affinità ed i contrasti delle due leggende e fece dei due eroi due rappresentanti delle eterne aspirazioni umane. (Arturo Farinelli)
  • L'Immermann aveva torto di rimproverare al Grabbe che in ogni scena del suo dramma i due protagonisti sono troppo calcati sullo stampo del Goethe e di Mozart e non si mostrano mai degni figli dei padri loro. Grabbe pecca per troppa originalità e stravaganza. «Io ho distrutto abbastanza», scrive il poeta ad un amico, a proposito del Don Juan und Faust, «ora voglio edificare». Le pietre del nuovo edificio erano enormi e deformi. Grabbe ed il suo dramma rimasero sotto di esse schiacciati. Genio soverchio e troppo scarso talento, diceva il Grillparzer del Grabbe. (Arturo Farinelli)
  • Nei drammi scritti nella prima gioventù si risente ancora l'influenza del periodo rivoluzionario: in tutte le sue opere – sebbene non esenti da errori (come la mancanza di misura e di unità) – appare pieno di genialità. (Cesare Levi)
  • Nel dipingere i caratteri è assai efficace e talvolta grandioso per forza drammatica: si stacca dai romantici per la verità, con cui i caratteri sono scolpiti. (Cesare Levi)

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