Propaganda nella Federazione Russa

propoaganda

Citazioni sulla propaganda nella Federazione Russa o propaganda russa.

Citazioni modifica

  • Capisco la propaganda del Cremlino, che crea appositamente teorie del complotto, manipola i fatti e cerca di confondere il mondo: i criminali tentano sempre di coprire le loro tracce. (Il'ja Jašin)
  • I russi credono alla propaganda perché è psicologicamente più confortevole. (Sergej Medvedev)
  • I russi subiscono continuamente il lavaggio del cervello attraverso la propaganda. Per 20 anni, la televisione in Russia ha descritto Putin come il salvatore della terra russa, per il quale non può esserci un’alternativa. Ma non credo che i sondaggi di opinione riflettano esattamente il quadro reale del paese. In primo luogo, solo i cittadini leali, quelli che sostengono le autorità, accettano di rispondere ai sondaggi. Si tratta per lo più di anziani che vivono in provincia. Le persone giovani generalmente non rispondono a questi sondaggi. E questo lo si può constatare maggiormente a Mosca e nelle grandi città dove vivono le persone più attive e progressiste politicamente. L’immagine che emerge da questi sondaggi è distorta. Semplicemente le persone hanno paura, si sono nascoste e non rispondono. E Putin sembra ormai un uomo che ha perso la fiducia, insicuro. Paranoico, sospettoso, non appare più in pubblico come una volta. Una persona impaurita. (Marina Ovsjannikova)
  • Il 75% dei russi non è mai stato all’estero. La loro percezione del mondo è distorta dai canali televisivi di propaganda che da anni alimentano l’odio verso l’Occidente. (Marina Ovsjannikova)
  • Io mi offendo a dialogare con uno che dice che in Russia non c'è la propaganda. (Alessandro Sallusti)
  • La gente ne ha bisogno. [...] La maggior parte delle persone ha bisogno che la testa sia piena di pensieri.
    Non nutrirai la gente con discorsi altamente intellettuali. La maggior parte delle persone mangia cibi semplici. [...] In genere la maggior parte delle persone consuma credenze dal significato molto semplice. È normale. C'è l'alta cucina e c'è McDonald's. (Vladislav Surkov)
  • La propaganda del Cremlino è talmente solida da riuscire a stare in piedi tuttora, tanto che i russi non percepiscono nessuna contraddizione di fronte alle dichiarazioni di Putin, che da una parte considera Kharkiv una «città russa» e dall'altra ritiene che bombardarla sia una «battaglia contro i nazisti». I russi del 2022, è il caso di sottolinearlo, sono tanto indottrinati e tanto irresponsabili quanto lo erano gli italiani e i tedeschi alla fine degli anni Trenta. (Vladislav Inozemcev)
  • La propaganda è come le radiazioni. Non è possibile stare vicino al blocco numero 4 della centrale nucleare di Cernobyl e non rimanere contaminati. Così non si può vivere in Russia e sfuggire agli effetti della propaganda. (Dmitrij Muratov)
  • La propaganda putiniana è nociva per qualunque persona normale. Io e i miei compagni di cella abbiamo raggiunto un compromesso: in generale guardiamo canali di musica o di sport. Ma ogni tanto i ragazzi mettono su qualche orrendo talk-show tipo quelli di Solov'ёv o della Skabeeva. Di solito accompagniamo la visione con dialoghi che sembrano presi da Cuore di cane di Bulgakov. Gli altri dicono: così almeno sentiamo le notizie! E io rispondo: ma quali notizie, è propaganda bella e buona. Loro ribattono: altre non ce ne sono! Io rido: e fate a meno di sentirle, meglio ascoltare qualche altra canzonetta. Ma se non riesco a convincerli, allora sì, mi tocca mettermi i tappi. Di tanto in tanto, però, mi sforzo di guardare anche le trasmissioni della propaganda. Ma a piccole dosi: soltanto per comprendere le tecniche di manipolazione. È uno spettacolo pesante e che ti fonde il cervello, perché le teste parlanti nello schermo non fanno che urlare e dare in escandescenze. Ma è difficile rimanere stupiti dalle tesi principali che sostengono, sono sempre le stesse. Il mondo intero combatte contro di noi, ma il mondo intero è dalla nostra parte. Il nemico è fortissimo – dopotutto è la Nato –, ma il nemico è debole, stupido, demotivato e lo schiacceremo. L'economia cresce, delle sanzioni ce ne infischiamo, ma soldi non ce ne sono, tenete duro. Insomma, la solita schizofrenia del Cremlino, che manda in pappa la mente degli spettatori. Ma c'è di peggio. La disgrazia più grande sono l'idea della nostra eccezionalità nazionale e l'odio infinito che piove da quegli schermi. Goebbels non avrebbe saputo fare di meglio. (Il'ja Jašin)
  • La propaganda sta facendo effetti anche qui da voi. Ogni italiano informato su quello che sta succedendo in Russia deve parlare con chi pensa che Putin sia un grande leader e che sta agendo bene, e digli che non è così, che è un disastro. (Leonid Gozman)
  • Per 20 anni il reattore nucleare della propaganda ha funzionato a pieno regime irradiando la popolazione con slogan neo-imperialisti. L'80 per cento degli irradiati ha subito mutazioni: ha il cervello deformato dalla propaganda. (Vladimir Georgievič Sorokin)
  • Oggi i mass media [...] non ricevono direttive da Putin. Non viene detto loro cosa dire. Fanno i loro piani, ma sanno in quale direzione muoversi. Sanno di avere più incontri con i membri dell'amministrazione presidenziale. Hanno riunioni settimanali e, spesso, si incontrano più spesso. Pertanto, tutti i canali televisivi ricevono istruzioni politiche generali per la prossima settimana. Ma poi inventano le loro trame. Non possono dire che non è colpa nostra. Ci è stata data un'istruzione. (Gleb Pavlovskij)
  • Sta vincendo. Stava già vincendo da molto tempo: in preparazione dell'operazione in Ucraina, erano già stati chiusi la maggior parte dei media indipendenti. E oggi vince perché influisce pesantemente sulla maggioranza della popolazione russa. Lo possiamo vedere dalla reazione della gente alla guerra: se c'è un sostegno, è il risultato del lavoro della propaganda. Per tutti questi anni quella contro la propaganda è stata una lotta impari. Era impossibile vincerla. Lo Stato ha tante risorse in più rispetto a noi. Così hanno eliminato tutte le voci in cui il mondo intero e una minoranza di russi avevano fiducia. (Elena Milašina)
  • Una bugia non è un punto di vista alternativo, una cosa è la libertà di espressione altro è una macchina propagandistica sovvenzionata, non è un punto di vista è un'arma. (Linas Linkevičius)

Anna Stepanovna Politkovskaja modifica

  • L'uomo russo di oggi, l'uomo dell'era Putin, ha il cervello offuscato dalla propaganda, ma non ha ancora disimparato del tutto a pensare con la propria testa.
  • La maggior parte dei giornalisti russi che lavorano oggi hanno studiato e hanno iniziato a lavorare durante l’era sovietica, un’epoca in cui i giornalisti erano propagandisti. La propaganda era la base del giornalismo e tutti sapevano come funzionava il sistema. Quindi gli anni del giornalismo libero furono molto duri per molti. Quando si presentò l’opportunità di tornare alla propaganda, alcune persone furono più che felici di farlo. È molto meno lavoro. Stai semplicemente seduto a Mosca, non esci a cercare informazioni. Scrivi semplicemente di quanto siano malvagi i ceceni senza muoverti dal tuo posto.
  • Oggi lo stato spende milioni di rubli per diffondere propaganda sciovinista attraverso i media che controlla (e che beneficiano delle sovvenzioni del governo e dell'amministrazione presidenziale, mentre i media d'opposizione vengono privati di licenze, strangolati dal fisco, ecc.). Inoltre lo stato si serve di vettori particolari per la sua propaganda, come i telefilm dove le parti principali sono interpretate dagli attori preferiti dei giovani (e quindi più "cari") o la produzione ex novo di successi musicali efficaci con promozione martellante.

Ol'ga Aleksandrovna Sedakova modifica

  • La propaganda costruisce l'immagine caricaturale di un'Europa ridotta ai matrimoni omosessuali, al libertinaggio morale senza confini, eccetera.
  • La propaganda e la disinformazione cui mi hanno abituata gli anni dell'Unione Sovietica stanno raggiungendo livelli straordinari: i fatti stessi vengono negati. I fatti, si dice qui, sono "fake". Sorprendentemente, molte persone ci credono. E tra chi ci crede e chi non ci crede nascono conflitti, spaccature all'interno delle famiglie, tra genitori e figli, tra coniugi, tra colleghi di lavoro, o all'interno della Chiesa ortodossa.
  • La propaganda ufficiale non conosce altro che il trionfalismo guerresco.

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