David Hubel

medico e neuroscienziato canadese

David Hunter Hubel (1926 – 2013), medico e neuroscienziato canadese naturalizzato statunitense.

David Hubel (1992)
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la medicina (1981)

Il cervello modifica

  • Il cervello può comprendere il cervello? Il cervello può comprendere la mente? Il cervello è un gigantesco elaboratore, è qualche altro tipo di enorme macchina, o è qualcosa d'altro? Queste sono le domande che regolarmente vengono poste, ma può essere utile eliminarle subito dalla strada. Quando qualcuno sostiene che il cervello non è in grado di comprendere se stesso, è come se dicesse che un uomo non può staccarsi dalla sua ombra. L'analogia non è certo irresistibile. (p. 9)
  • Il cervello è un tessuto. Un tessuto la cui complessità non ha confronto in tutte le cose note nell'universo, ma pur sempre composto di cellule come tutti i tessuti. Si tratta, indubbiamente, di cellule altamente specializzate ma che obbediscono alle stesse leggi che governano le altre cellule. I loro segnali elettrici e chimici possono essere rilevati, registrati e interpretati cosi come possono essere identificati i loro componenti chimici; si può costituire una «carta geografica» delle connessioni che costituiscono il reticolo fibroso del cervello,. Il cervello, cioè, può essere studiato proprio come il rene. (p. 9)
  • [...] «mente» è una parola utile ma è forse ancora più vaga [di «cervello»]. Poiché la sua definizione è sfuggente, parlare di comprenderla (non la parola in sé, ma ciò cui la parola si riferisce) è come parlare di un esercizio di ginnastica mentale che sembra affatto estraneo alla scienza naturale. Il matematico G.H. Hardy sembra abbia detto che un matematico è qualcuno che non solo non sa di che cosa sta parlando, ma a cui non interessa neanche di saperlo. Coloro che discutono di argomenti profondi come la fisiologia della mente, probabilmente sono interessati a sapere di che cosa stanno parlando, ma non saprei dire come potrebbero venirlo a sapere. (pp. 9-10)
  • [...] molti neurobiologi sarebbero d'accordo sul fatto che il cervello può essere considerato come una macchina le cui proprietà ricadono nel campo scientifico. É pur vero comunque che non tutti i neurobiologi sarebbero d'accordo con questa affermazione. D'altro canto tutti concordano sul fatto che il calcolatore è una macchina e niente più. Così, secondo i gusti e le convinzioni personali, il cervello e il calcolatore sono in un certo senso o fondamentalmente simili o radicalmente diversi. Secondo me il problema non potrà essere risolto da discussioni razionali. (p. 10)

Bibliografia modifica

  • David H. Hubel, Il cervello, in Le Scienze, n. 135, novembre 1979, pp. 9-17.

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