Virna Toppi

ballerina italiana

Virna Toppi (1992 – vivente), danzatrice italiana.

"Ricordo il primo giorno all'accademia della Scala, ero impaurita, ma si stava per avverare un sogno"

intervista di Fabiola Di Blasi, dancehallnews.it, 24 dicembre 2021.

  • Adoro la moda in generale e, da circa un anno, cerco di darle spazio. Dovevo fare la sfilata di Luisa Spagnoli come ambasciatrice lo scorso 20 settembre, però il giorno dopo debuttavo in Jewels e non era proprio possibile assentarmi da Monaco. I progetti sono tanti ma la loro realizzazione è rimandata a quando tornerò in Italia.
  • [Sul suo fidanzato, il ballerino Nicola Del Freo] Generalmente si pensa che per due fidanzati, ballare insieme sia il massimo. E da un certo punto di vista è vero perché le emozioni che si provano sono tra le più reali. In prova però, è un disastro. Abbiamo entrambi caratteri molto forti e in sala si possono creare dei conflitti che, data la confidenza, superano il limite che normalmente rispetteresti con un semplice collega. Quindi in sala è un disastro, in scena un idillio!
  • Che la danza negli ultimi anni stia avendo innumerevoli difficoltà, è palese per tutti, anche per noi che viviamo e lavoriamo all'interno di un teatro come la Scala. Abbiamo firmato delle petizioni contro la chiusura del corpo di ballo dell'Arena di Verona, del Maggio fiorentino, del Massimo di Palermo, cercando così di dare il nostro sostegno. Sicuramente restano un grande dispiacere e la delusione nel vedere come a volte quest'arte sia considerata di basso valore o non considerata affatto. È assurdo che oggi la danza non sia vista come un patrimonio del nostro Paese da sostenere.
  • Vorrei che chi mi segue sui social capisse che siamo ballerini professionisti, adoriamo il nostro mestiere, adoriamo la meravigliosa arte che è la danza ma siamo anche persone normalissime con i proprio hobby, i momenti folli, i propri gusti, le proprie serate, i propri momenti di sconforto. A volte succede che i giovani ballerini vedano i professionisti come degli idoli. Da una parte è giusto se questo serve ad ispirarli, dall'altro lato devono capire che dietro queste figure ci sono delle persone normalissime che sono state come loro ed è bello far passare il messaggio che chiunque può arrivare, l'importante è volerlo e impegnarsi perché le cose accadano.

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