The Devil Rides Out

film del 1968 diretto da Terence Fisher

The Devil Rides Out

Immagine Baphosimb.svg.
Titolo originale

The Devil Rides Out

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito
Anno 1968
Genere Horror
Regia Terence Fisher
Soggetto Dennis Wheatley
Sceneggiatura Richard Matheson
Produttore Anthony Nelson Keys
Interpreti e personaggi
Note
Casa di produzione: Hammer Film Productions


The Devil Rides Out, film del 1968 con Christopher Lee, diretto da Terence Fisher.

Citazioni su The Devil Rides Out modifica

  • Ci vollero anni [...] prima che Lee convincesse la Hammer a produrre il film, dato che si temevano le reazioni della censura e della Chiesa di fronte a una storia di satanismo e magia nera. In qualche modo, il film ruppe il ghiaccio e diede il via libera ad altri film sulle stesse tematiche. Rabbini, preti cattolici e protestanti, persino musulmani chiesero a Lee se non aveva avuto disagio a girare quel film e se non lo considerasse blasfemo. Ma l'attore replicava che nel film, al contrario, si assiste alla distruzione delle tenebre da parte della luce. E persino un vescovo irlandese gli fece i complimenti. (Fabio Giovannini)
  • È davvero un ottimo film, uno dei migliori sul tema delle sette sataniche e dell'evocazione del Diavolo. Ma forse questa pellicola è troppo elegante e raffinata per le platee del 1968-69, che ormai esigono solo brividi ed emozioni del tipo più grezzo e volgare. (Luigi Cozzi)
  • La trama non è fantasy finché non appare Mocata sulla scena. Hai una famiglia perfettamente normale che viene improvvisamente coinvolta nella situazione della magia nera. La magia nera non è fantasia, che ti abbia convinto e che tu ci creda o no, non è questo il problema. (Terence Fisher)
  • Mi ci sono voluti degli anni per convincere la Hammer a girare The Devil Rides Out, per fargli vincere i problemi di censura contro il satanismo. [...] All'inizio la Hammer voleva che io interpretassi Mocata, il capo della setta satanica. Io gli chiesi però di farmi stare con i buoni, una volta tanto, e credo che i fatti mi abbiano dato ragione. (Christopher Lee)
  • Per lungo tempo Lee sperò in un remake del film, che potesse godere delle nuove frontiere raggiunte dagli effetti speciali, ma il suo desiderio non si realizzò. (Fabio Giovannini)
  • Tra i migliori ad aver affrontato il tema del satanismo "quotidiano", il film conserva anche qualcuno dei tocchi perversamente erotici che spesso caratterizzano l'opera di Dennis Wheatley, scrittore specializzato in horror satanici tra i quali il romanzo da cui è stato tratto questo film è uno dei più noti. Richard Matheson, ottimo scrittore in proprio e consumato sceneggiatore, sveltisce e semplifica la trama, togliendo i toni feuilletoneschi di Wheatley per asciugare la storia e renderla più veloce. Il grande Terence Fisher dirige con finezza ed efficacia, dimostrando ancora una volta le sue grandi doti di narratore di racconti morali dei quali riesce sempre a cogliere e trasmettere la vera essenza. Proposto dalla Hammer da Christopher Lee, è anche un magnifico "veicolo" delle sue doti, che danno carisma e autorevolezza a Richleu, restando per una volta dalla parte del Bene. Anche Charles Gray brilla per la sua interpretazione sinistra e insinuante, in un cast comunque buono anche nei ruoli di supporto, a partire dall'affascinante Niké Arrighi. Peccato che la carenza di effetti speciali danneggi in parte il climax, così come sarebbe successo, ben più gravemente, nell'altro film che la Hammer ha tratto da Wheatley. (Rudy Salvagnini)

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