Maurice Merleau-Ponty

filosofo francese

Maurice Merleau-Ponty (1908 – 1961), filosofo francese.

Maurice Merleau-Ponty

Citazioni di Maurice Merleau-Ponty modifica

  • Forse Sartre è scandaloso come lo è stato Gide: perché mette il valore dell'uomo nella sua imperfezione. "Non amo l'uomo", diceva Gide, "amo quel che lo divora". La libertà di Sartre divora l'uomo come entità costituita.[1]
  • Il corpo è il nostro strumento generale per avere un mondo.[2]
  • [...] il filosofo e il cineasta hanno in comune una certa maniera d'essere, una certa visione del mondo, che è quella d'una generazione.[3]
  • In una situazione mondiale tesa [...] è artificiale – e artificioso – agire come se i problemi si presentassero ad uno ad uno, e dissolvere in una serie di problemi locali ciò che storicamente è un insieme. Se si vuole la coesistenza, non si può pretendere che il mondo capitalista metta nel conto dei "movimenti sociali" ciò che, di fatto, è anche un'occupazione militare; [...].[4]
  • L'uomo è nel mondo, e solo nel mondo conosce se stesso.[5]
  • La distinzione tanto frequente di psichico e somatico trova luogo in patologia, ma non può servire alla conoscenza dell'uomo normale, cioè dell'uomo integrato, perché per esso i processi somatici non si svolgono isolatamente ma sono inseriti in un raggio di azione più ampio.[6]
  • Riflettere autenticamente significa darsi a se stesso, non come una soggettività oziosa e recondita, ma come ciò che si identifica con la mia presenza al mondo e agli altri come io la realizzo adesso. Io sono come mi vedo, un campo intersoggettivo, non malgrado il mio corpo e la mia storia, ma perché io sono questo corpo e questa situazione storica per mezzo di essi.[7]

Citazioni su Maurice Merleau-Ponty modifica

  • Tu usi la filosofia come alibi per abdicare all'impegno" Mio caro Merleau, [...] Tu hai criticato la mia posizione direttamente e indirettamente, sia conversando con me che pubblicamente. Io, da parte mia, mi sono limitato a difendermi. Come se la tua posizione fosse giusta, ed io invece dovessi giustificarmi di non condividerla. Perché l'ho fatto? Perché sono così: detesto mettere sotto accusa, foss'anche per difendermi, le persone che amo. (Jean-Paul Sartre)

Note modifica

  1. Da Senso e non senso, Il Saggiatore.
  2. Da La fenomenologia della percezione. Citato in Come funziona la filosofia, a cura di Marcus Weeks, traduzione di Daniele Ballarini, Gribaudo, 2020, p. 133. ISBN 9788858025598
  3. Da Senso e non senso, Il Saggiatore, Milano, 2016. ISBN 9788865764923
  4. Citato in Merleau Ponty e Le lettere del divorzio, Corriere della Sera, 28 gennaio 1997.
  5. Citato in AA.VV., Il libro della filosofia, traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 275. ISBN 9788858014165
  6. Da La struttura del comportamento, Bompiani, Milano, 1963, p. 292.
  7. Da Phénomenologie de la perception, Gallimard, Paris, 1945, p. 515.

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