Letteratura yiddish

Citazioni sulla letteratura yiddish.

  • Alla saggezza epica del narratore, voce corale della sua gente e capace di impartire insegnamento e consiglio, è subentrato, come diceva Benjamin, il soliloquio del romanziere, la gelida perfezione stilistica dell'artista sradicato, il quale è ben consapevole che la totalità del mondo s'è infranta, che il particolare disgregato non lascia trasparire il respiro e la legge dell'universale, che le parole non possono afferrare le cose e che l'esperienza individuale è incomunicabile. La letteratura yiddish appare un simbolo per eccellenza dell'epica: è una letteratura che nasce da una comunità organica e ne esprime valori e tradizioni immediatamente accessibili a tutti i suoi componenti, che tramanda il retaggio del passato e fornisce ammaestramento e conforto, che scaturisce da un patrimonio corale anziché da un'originalità solipsistica, e si ispira alla totalità religiosa della Legge o comunque a temi classici e universali umani come l'amore paterno di Teyvè il lattaio o il paradiso coniugale di Jachne e Schachne, per citare due suoi patriarchi quali Schalom Aleichem e Yitzchok Lejb Peretz. (Claudio Magris)

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