Ladislao Mittner

critico letterario, filologo e accademico italiano (1902-1975)

Ladislao Mittner (1902 – 1975), critico letterario italiano.

Citazioni di Ladislao Mittner modifica

  • Di fronte agli eroi kleistiani il viandante di Goethe è un prudente sperimentatore del numinoso e Faust un metodico architetto della propria anima.[1]
  • L'Austria dell'anteguerra è il paese del conservatorismo ad oltranza e Musil, lo ammetta o no, è un conservativo ad oltranza. Talora si finge quasi nemico dell'intelligenza o almeno del progresso, tanto spontaneamente condivide il "quieta non movere" della corte asburgica, per la quale era un delitto di lesa maestà avere idee originali.[2]
  • [Lenz] Moralista ad oltranza.[3]
  • [Per l'Espressionismo] Essenziale è in primo luogo la rinnovata funzione del verbo che, staccato con brutale violenza da contesto [...] si afferma come forza per sé stante.[4]
  • [Stefan George] Il fiore nero nega il romantico fiore azzurro, nega anche il fiore cammeo dei simbolisti francesi.[5]

Citazioni su Ladislao Mittner modifica

  • Un grande germanista, Ladislao Mittner, fra l'altro maestro di Giuseppe Bevilacqua, [...] vedeva nella contraddizione esasperata e volutamente irresolubile, nelle ambivalenze perpetuamente oscillanti, l'essenza del Romanticismo tedesco (e non solo tedesco), idealmente riassunto nella "nostalgia della nostalgia", in un desiderio proteso non verso un oggetto definito, ma verso l'indefinitezza stessa del desiderare qualcosa che manca all'anima e che non si può e non si vuole specificare. (Claudio Magris)

Note modifica

  1. Citato in Corriere della Sera, 28 luglio 2001.
  2. Da Storia della letteratura tedesca, vol III, Einaudi, Torino, 1971, p. 1469.
  3. Citato in Corriere della sera, 28 gennaio 2010.
  4. Citato in François Orsini, Drammaturgia europea dell'avanguardia storica: Pirandello, Rosso di San Secondo, Strindberg, Wedekind, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza, 2005, p. 22.
  5. Citato in I simbolisti tedeschi, a cura di Mario Santagostini, Fazi Editore, Roma, 1996. ISBN 88-8112-025-9

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