James Toseland

pilota motociclistico britannico

James Michael Toseland (1980 – vivente), pilota motociclistico britannico.

James Toseland (2005)

Citazioni di James Toseland modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • In TV, Lorenzo mi infastidisce come "l'inferno", è arrogante e presuntuoso, ma è un bravo ragazzo. Non mi piace l'arroganza e la sfrontatezza nelle persone ma una volta che si toglie il casco è molto timido, un ragazzo riservato e un bel tipo.[1]
  • [...] la MotoGP ha realmente beneficiato di avere un personaggio come Valentino [Rossi]. La cosa bella è quando "stacca" dalla pista è davvero simile ed un bravo ragazzo, genuino, frizzante.[1]
  • All'età di 19 anni ho firmato per il WorldSBK. È successo nel 2000 a Donington Park in occasione dell'ultimo round del BSB. Neil Hodgson aveva vinto il titolo mentre io ero stato vittima di una brutta caduta nel corso di alcuni test sulla pista di Cadwell Park. Mi ero rotto il femore. Ho ricevuto un messaggio da Colin Wright, il team manager del GSE Racing, in cui appena dopo la vittoria del titolo mi chiedeva di andare al camion del team. Ero in stampelle ma le ho lasciate nella hospitality del team per cui correvo. Ho pensato "non posso presentarmi in stampelle a una possibile offerta per il World Superbike". Mi ricorderò sempre che sono entrato e ho salutato tutti; 30 secondi dopo mi ha dato un foglio di carta ed era un contratto biennale per correre come compagno di squadra di Neil Hodgson nel WorldSBK. Mi ha chiesto quanto volessi e ho detto che avrei corso gratis facendo vedere che non ero in una posizione negoziale molto forte [...][2]
  • A inizio 2004 non ero ancora nel mio momento migliore. Quando fai parte del team ufficiale Ducati devi vincere, solo quello. Nel 2003 c'erano diversi piloti che avrebbero potuto farlo. Beh, non è sufficiente. Devi essere speciale e dimostrarlo. Nel 2004 sono cambiati altri fattori: dopo tre anni con le Dunlop siamo passati alle Pirelli. Nel 2004 non avevo il pacchetto completo ma avevo a disposizione la Ducati ufficiale, la più veloce, quella costruita meglio e potevo contare sul team più esperto tra quelli presenti sulla griglia di partenza. Sono stato davvero fortunato a trovarmi in un team come quello per controbilanciare i nuovi pneumatici. Arrivato ad Assen avevo capito come fare per essere competitivo e sono riuscito a vincere. [...] Avevo utilizzato tutti i motori a disposizione o li avevo rotti e quindi stavo usando quelli del mio compagno di box, Regis Laconi. Alla fine erano più veloci. Infatti ho dovuto cambiare un po' l'ammortizzatore al posteriore dato che avevo tanta accelerazione in più. Se le cose non fossero andate così forse probabilmente non avrei vinto il titolo del 2004 dato il vantaggio che Regis stava guadagnando nell'arco di tutta la stagione: ho capito che non ero io a essere stato più lento. Ho vinto il titolo andando controcorrente, non ero la scelta preferita da parte di Ducati, specialmente considerando il mercato francese. Non ci sono stati festeggiamenti dato che dovevamo rispettare l'altra parte del box; era la prima volta che Ducati si presentava all'ultima gara in programma con una possibilità di vittoria per entrambe le moto dello stesso team ufficiale. L'ho presa sul personale, ho avuto delle emozioni contrastanti pensando al percorso fatto fino a quel momento [...][2]

MotoGP News. James Toseland, new entry MotoGP, si svela su Men's Health

Dall'intervista di Cristina Marinoni a Men's Health Italia; citato in derapate.allaguida.it, 4 agosto 2007.

  • Se ci pensi, rock e moto sono un binomio inseparabile. E poi la musica serve per staccare la spina e scioglierti fino al midollo. A me succede così, specie quando salgo sul palco con la mia band: mi lascio andare completamente. Mentre ci esibiamo, sono trascinato dalle mie tastiere e dal pubblico che canta con noi. Perché scindere tra carriera e il resto è l'unico sistema per non uscire di testa. [«Insomma, consigli a tutti una passione extralavoro...»] Sì, perché è una valvola di sfogo. Io butto tutto nel pianoforte: ho cominciato a studiarlo da piccolo e ho continuato con le lezioni fino ai 17 anni. Se non suono, sento che i nervi cominciano a vacillare. Al contrario, mi basta strimpellare un paio di motivi per rilassarmi e recuperare le energie. In quel momento che dedichi a te stesso, recuperi le energie psichiche. E capisci che la tua esistenza non gravita solo intorno al lavoro.
  • [«[...] quando le telecamere ti inquadrano prima della partenza, hai uno sguardo da killer»] In pista e fuori, per ottenere risultati non ti puoi permettere di essere fiacco, né di fare l'altruista. Punta sull'aggressività e sulla grinta. Così sarai pronto a ribaltare le situazioni negative e gli imprevisti. Con l'esperienza impari che tutto dipende soltanto da te, dalla fame di successo e da quanto credi nelle tue capacità. E secondo me è più facile mettere a fuoco il bersaglio, se ti estranei da ciò che hai intorno. Niente chiacchiere, niente battute: meglio trovare la calma, pensare a ciò che ti aspetta tra cinque minuti e proiettarti nell'azione.
  • Il momento per me più duro è stato nel 1998: mi sono rotto le caviglie, con il risultato di avere entrambe le gambe ingessate e di andare in giro in carrozzella. Be', sei settimane dopo sono tornato in piedi. Andavo in palestra quattro ore al giorno e, per non mollare, immaginavo di essere in pista. Nei casi disperati, immaginarti in azione, aver voglia di dimostrare ancora quanto vali, aiuta molto.
  • La routine mi piace e credo fermamente nelle abitudini e nell'autodisciplina: se la fai tua, la scoprirai essere spesso una reale ricetta del successo.

Intervista a Toseland, 2^ parte: il secondo titolo, la vita fuori dalla pista e il futuro

worldsbk.com, 12 marzo 2021.

  • Con Honda ho conquistato dei risultati eccellenti a differenza di quanto successo con Ducati con cui ho reso meno di quanto potessi. Nessun altro aveva fatto davvero qualcosa di speciale in sella a quella moto, solo io e il team ci siamo riusciti e spesso la nostra era la miglior Honda presente in pista. Il mio avversario principale si trovava ancora su una Ducati, in pratica per me era come un drappo rosso per un toro!
  • Quando Noriyuki Haga era sul passo, beh, lui era veloce. Se Haga fosse stato costante nello stesso modo in cui andava veloce avrebbe vinto più di un titolo.
  • [...] se devo dire chi tra i miei avversari è stato il più duro da battere allora la risposta è Troy [Bayliss]. Se mi fossi trovato in una lotta all'ultimo giro con chiunque altro che non fosse Troy Bayliss sarei stato abbastanza convinto di batterlo. Ma quando avevo contro di me Troy, dovevo fare assolutamente tutto giusto per riuscire a batterlo. All'ultimo giro la concentrazione di Troy era superiore a quella di tutti gli altri.
  • Una cosa di cui sono molto grato è il periodo in cui ho gareggiato e dei piloti contro cui ho corso dato che in questo modo mi sono conquistato un sacco di rispetto da parte degli appassionati. Il motociclismo vive della passione della gente e dell'atmosfera che si respira. Nel 2007 ho firmato una splendida doppietta davanti alla marea umana presente a Brands Hatch e ancora mi viene la pelle d'oca. Dopo Gara 2 ho alzato la visiera e sono riuscito a sentire il rumore del pubblico e tutta la passione. Se avessi potuto scegliere tra il guidare una MotoGP ufficiale e il pubblico e le emozioni vissute nel WorldSBK avrei optato per la seconda opzione. Fare qualcosa del genere per il proprio Paese è un orgoglio insostituibile.
  • Quando mi guardo allo specchio, onestamente posso chiedermi, "ho dato tutto quello che avevo?". Nel mio caso la risposta è "sì" e sono consapevole di aver raggiunto ciò che ho raggiunto. Mi sarebbe piacuto soltanto far parte di un team ufficiale invece di uno satellite nel periodo in cui sono arrivato nel MotoGP. Sarebbe stato più semplice convertire dei piazzamenti tra i primi sei in un paio di podi e riuscire a essere più competitivi. Alla fine sono un due volte campione del mondo in un contesto in cui sono arrivato quando ero un ragazzo giovane, ho una vita fantastica e tanto rispetto grazie a questo.

Citazioni su James Toseland modifica

  • James non aveva il talento di altri piloti, ma grazie alla sua caparbietà, alla sua voglia di arrivare, aveva una forza mentale incredibile. (Davide Tardozzi)

Note modifica

  1. a b Da un'intervista a crash.net; citato in Alessio Brunori, MotoGP – James Toseland: "Lorenzo è impertinente, Rossi vero...", motograndprix.motorionline.com, 26 gennaio 2010.
  2. a b Da Intervista a Toseland, prima parte: gli inizi, le rivalità e la lotta per i titoli mondiali, worldsbk.com, 10 marzo 2021.

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