Il vedovo

film del 1959 diretto da Dino Risi

Il vedovo

Immagine Leonora Ruffo Alberto Sordi il vedovo.jpg.
Titolo originale

Il vedovo

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1959
Genere Commedia
Regia Dino Risi
Sceneggiatura Fabio Carpi
Produttore Elio Scardamaglia
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Note
Musiche: Armando Trovajoli

Il vedovo, film del 1959 di Dino Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri.

Frasi modifica

  • Ma vogliamo dire la verità una volta per sempre? Io ho sposato un cretino e me lo tengo. Ognuno ha la sua croce, pazienza. (Elvira)

Dialoghi modifica

  • Alberto: Marchese, lo sa che scherzo mi hanno fatto quei gamberetti che abbiamo mangiato ieri sera al Ronchetto delle Rane?
    Marchese: Le hanno fatto male?
    Alberto: No, mi hanno fatto fare un sogno.
    Marchese: In bianco e nero o a colori?
    Alberto: A colori, io sogno sempre a colori.
    Marchese: E che sogno ha fatto, commendatore?
    Alberto: Ho sognato che ero rimasto vedovo.
    Marchese: Ah, ha sognato che era morta la sua...
    Alberto: Sì, mia moglie. Un sogno completo: morte, camera ardente, funerale. Io camminavo dietro al feretro, alla mia destra camminava lei, marchese, e alla mia sinistra padre Agostino.
    Marchese: Perbacco! Ricorda tutti i dettagli.
    Alberto: Sì, come fosse adesso.
    Marchese: E nel sogno ha provato dolore?
    Alberto: No, anzi: mentre tutti piangevano, io solo ridevo.
    Marchese: Rideva?
    Alberto: Poi, mentre calavano la bara giù, nella fossa, ho sentito come un colpetto qui dietro alla nuca: tac! Anche abbastanza forte... Credevo fosse padre Agostino e invece mi sono svegliato nel mio letto; era mia moglie che mi diceva [con forte accento milanese]: «Cos'hai, cretinetti, ridi nel sonno?».
  • Alberto: Vai in villeggiatura e io sono con l'acqua alla gola... vai pure, se vuoi, ma lasciami almeno un po' d'ossigeno!
    Elvira: Per regalare le pellicce alle tue amanti?
    Alberto: E allora tu... che finanzi sempre gli altri e a me no? Eppure quando noi ci siamo sposati, davanti a padre Agostino, abbiamo deciso di dividere tutto. Io ti ho dato il mio entusiasmo, la mia speranza, la mia intelligenza ma tu, tu, che cosa m'hai dato?
    Elvira: 70 milioni in cinque anni?
    Alberto: Un assegnino di 20 milioni al cretinetti tuo...?
    Elvira: Vuoi altri soldi? No, neanche un centesimo.
    Alberto: Posso commettere una follia!
    Elvira: Ne hai già commesse tante, una più una meno...
    Alberto: Guarda che questa volta ne commetto una grossa, io apro il gas!
    Elvira: Tanto a te cosa costa? La bolletta la pago io.

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