Il peccato di Lady Considine

film del 1949 diretto da Alfred Hitchcock

Il peccato di Lady Considine

Immagine Under Capricorn advertisement.jpg.
Titolo originale

Under Capricorn

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito
Anno 1949
Genere drammatico, storico
Regia Alfred Hitchcock
Soggetto

Helen Simpson (romanzo)

John Colton, Margaret Linden (dramma teatrale)
Sceneggiatura James Bridie, Hume Cronyn
Produttore Sidney Bernstein, Alfred Hitchcock
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Doppiaggio originario:

Ridoppiaggio TV:

Il peccato di Lady Considine, o Sotto il capricorno, film statunitense del 1949 con Ingrid Bergman, Joseph Cotten e Michael Wilding, regia di Alfred Hitchcock.

Citazioni tratte dal ridoppiaggio.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Lei non è il tipo di uomo che permette a un bellimbusto di fare la corte a sua moglie. Lei è un uomo che ha rispetto di sé stesso, signor Flusky. È per questo che noi la rispettiamo. O almeno quasi tutti noi. (Milly)
  • Mi hanno detto che c'è un nuovo ballo che va molto di moda in questo periodo: l'uomo e la donna girano abbracciati fino a sentirsi come ubriachi, un ballo che si chiama valzer. Ma non sarà ammesso dal governatore: nessuna donna onesta permetterebbe a un estraneo di toccarle la schiena nuda sotto gli occhi di tutti. (Milly)

Citazioni su Il peccato di Lady Considine modifica

  • Il motivo di maggior interesse del film sono le lunghe carrellate costruite sull'attrice che con la sua «confessione» fornisce una delle prove più convincenti di tutta la sua carriera. Per il resto si tratta di un melodramma piuttosto convenzionale sceneggiato da James Bridie, privo della necessaria tensione e forzatamente teatrale. Il cast è di ottimo livello, ma a volte pecca di eccessiva enfasi. (Il Mereghetti)
  • Questo film è la storia di un volto, quello di Ingrid Bergman. (Jacques Lourcelles)
  • Uno dei pochi insuccessi commerciali di Hitchcock, e uno dei suoi rari film in costume. Conta per una I. Bergman (con J. Cotten fuori parte) straordinaria, l'uso del piano-sequenza, l'ambientazione, la fotografia di J. Cardiff. Verboso. Finale debole. (il Morandini)

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