Giuseppe Gorani

avventuriero, scrittore e diplomatico italiano naturalizzato francese

Giuseppe Gorani (1740 – 1819), avventuriero, scrittore e diplomatico italiano naturalizzato francese.

Giuseppe Gorani

Citazioni di Giuseppe Gorani modifica

  • Si crede di ascoltare un racconto inventato quando si sente dire, non solo che il re di Napoli pesca, ma anche che venda lui stesso il pesce che ha preso. Niente di più vero: Io ho assistito a questo spettacolo divertente e unico nel suo genere, e io ve ne offro la ricostruzione.
    Solitamente il re pesca nella parte del mare che è vicina al promontorio di Posillipo a tre quattro miglia da Napoli. Dopo aver riportato un ampio bottino ritorna a terra e quando è sbarcato si dedica al suo massimo divertimento. Mette in mostra sulla riva tutti i prodotti della pesca, e allora i compratori si presentano e mercanteggiano con il monarca in persona. Ferdinando non dà niente a credito: egli vuole sempre toccare le monete prima di pesare la sua mercanzia, e mostra una diffidenza assai sospettosa. In questi casi tutti possono avvicinarsi al re, e i lazzaroni soprattutto hanno questo privilegio, perché il principe mostra nei loro confronti molta più amicizia che a tutti gli altri spettatori. Questi lazzaroni hanno anche del riguardo verso gli stranieri che vogliono vedere il monarca da vicino. Appena la vendita comincia la scena diventa estremamente comica. Il re vende al massimo prezzo possibile: e mostra la sua mercanzia prendendo i pesci nelle sue mani reali, e dice tutto ciò che crede capace di convincere i compratori. I napoletani che sono solitamente molto liberi, trattano il re in questa occasione con la più grande libertà, e lo offendono come se fosse un pescatore qualunque che voglia un prezzo esagerato. Il principe si diverte molto a queste invettive che lo fanno qualche volta ridere a crepapelle: egli poi subito dopo va a trovare la regina e le racconta tutto ciò che è successo durante la pesca e la vendita del pesce, e su questo argomento lui fornisce un ampio panorama di facezie; ma durante tutto il tempo che il re si occupa di caccia o di pesca la regina e i ministri governano a loro fantasia e gli affari non vanno certamente meglio.[1]

Note modifica

  1. Da La pêche royale, in Mémoires secrets et critiques des cours, des gouvernemens et des mœurs des principaux états d'Italie, Parigi, 1973, p. 51; citato in Salvatore Di Giacomo, Napoli: figure e paesi e Luci e ombre napoletane, a cura di Romualdo Marrone, 2M Edizioni, pubblicato in accordo con Newton Compton Editori, 2018, p. 133. ISBN 978-88-9322-210-5. Il testo in lingua originale citato da Di Giacomo è tradotto in nota. In mancanza di indicazioni sul traduttore è da intendersi che la traduzione è stata condotta dal curatore Romualdo Marrone.

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