Fulvio Abbate

scrittore italiano (1956-)

Fulvio Abbate (1956 – vivente), scrittore italiano.

Fulvio Abbate nel 2013

Citazioni di Fulvio Abbate modifica

  • Ci sono sempre gli stessi nomi che alle rassegne hanno il posto garantito. Com'è possibile che gli autori presentati siano sempre gli stessi? Esiste una sorta di controllo del territorio. Io sono molto felice di non essere più associato a quella sinistra perché credo che gli artisti abbiano un solo dovere, quello di essere effrazione del senso comune. L'arte deve essere un piede di porco e pensare che Veltroni, sia pure per interposta persona, abbia vinto per tre volte il Premio Strega dà la misura di quello che dicevo prima.[1]
  • Perfino nei panni d'altissimo concierge a guardia di una tazzina e del suo marchio [riferimento agli spot della Lavazza da lui interpretati], Garrone riesce a salvare la memoria di una grande stagione che lo ha visto presenza fissa, quella del cinema d'oro, se c'è un cruccio riguarda semmai la responsabilità di chi non ha mai voluto farne un protagonista perfino drammatico della nostra cinematografia, il fatto che abbia infine ottenuto le chiavi del paradiso è soltanto un minuscolo risarcimento rispetto a ciò che Riccardo avrebbe meritato e ancora meriterebbe.[2]

Incipit di Sul conformismo di sinistra modifica

Iniziamo dalle basi minime: si dice conformista uno che si conforma, uno che assume la forma del contenitore, dei contenitori esterni. Sinonimi possibili: conformazione, taglie conformate, conformità, copia conforme, cominform, ecc. ecc.
Detto così, potrebbe sembrare una qualità, quasi come il talento naturale dei liquidi a distribuirsi fluidamente dentro i recipienti. Altrimenti provate a pensare la storia del camaleonte, o dell'insetto stecco, che si "camuffano" con l'ambiente: un ramo, una foglia, un sasso, lo sfondo del cielo, uno stronzo.
Non è così: il camaleonte e lo stecco, certo che si mimetizzano (è il loro lavoro), lo fanno però con l'intenzione di rendersi invisibili al predatore, per pura sopravvivenza, o magari, al massimo, per ottenere un po' di cibo, aspettano cioè che il nemico si allontani, lo fanno per amor proprio, vero amore dell'immediato futuro, lo fanno per sussistenza. Eticamente parlando, hanno le carte in regola.
Nel caso del conformista, colui che si "conforma", c'è invece di mezzo qualcos'altro: quasi sempre il calcolo della partecipazione, talvolta acefala, o più spesso interessata, all'esistente.

Note modifica

  1. Da Intervista A Fulvio Abbate, mangialibri.com.
  2. Da Garrone, talento da paradiso, ilfattoquotidiano.it, 17 gennaio 2012.

Bibliografia modifica

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