Eusebio di Cesarea

vescovo e scrittore greco antico

Eusebio di Cesarea (265 – 340), vescovo e scrittore greco antico.

Eusebio di Cesarea

Citazioni di Eusebio di Cesarea modifica

  • Dicono che questo Marco sia stato il primo a partire per l'Egitto per annunciare il Vangelo da lui scritto.[1]
  • Ricevette l'amministrazione della Chiesa di Gerusalemme Giacomo, il fratello del Signore, chiamato il Giusto... non bevve né vino né altra bevanda inebriante, non mangiò mai carne.[2]
  • Sotto questo segno vincerai.[3]
In hoc signo vinces.
  • Stefano essendo convinto che non si dovesse introdurre nulla di nuovo contrario alla tradizione in vigore già dai primissimi tempi, ne fu profondamente scontento [che qualcuno sostenesse che gli eretici dovessero essere nuovamente battezzati].[4]

Dimostrazione evangelica modifica

  • Per il senso più profondo, invece, la parola della profezia indica il carattere di stabilità, pace e quiete di tutta quanta l'anima che accoglie il Dio.
  • Poiché colui che ara bisogna che ari nella speranza, e colui che trebbia nella speranza di averne parte.
  • Si dice che Marco, familiare e discepolo di lui, abbia raccolto le memorie di Pietro, utilizzando i suoi racconti sulle azioni di Gesù.

[Eusebio di Cesarea, Dimostrazione evangelica, a cura di Paolo Carrara, Paoline, Cinisello Balsamo, 1993]

Citazioni su Eusebio di Cesarea modifica

  • Eusebio interpella vivacemente i credenti di ogni tempo riguardo al loro modo di accostarsi alle vicende della storia e della Chiesa in particolare. Egli interpella anche noi: qual è il nostro atteggiamento nei confronti delle vicende della Chiesa? È l'atteggiamento di chi se ne interessa per una semplice curiosità, magari andando in cerca del sensazionale e dello scandalistico a ogni costo? Oppure è l'atteggiamento pieno d'amore, e aperto al mistero, di chi sa – per fede – di poter rintracciare nella storia della Chiesa i segni dell'amore di Dio e le grandi opere della salvezza da Lui compiute? Se questo è il nostro atteggiamento, non possiamo non sentirci stimolati a una risposta più coerente e generosa, a una testimonianza più cristiana di vita, per lasciare i segni dell'amore di Dio anche alle future generazioni. (Benedetto XVI)
  • A tanti secoli di distanza, anche oggi Eusebio di Cesarea invita i credenti, invita noi, a stupirci, a contemplare nella storia le grandi opere di Dio per la salvezza degli uomini. E con altrettanta energia egli ci invita alla conversione della vita. Infatti, di fronte a un Dio che ci ha amati così, non possiamo rimanere inerti. L'istanza propria dell'amore è che la vita intera sia orientata all'imitazione dell'Amato. Facciamo dunque di tutto per lasciare nella nostra vita una traccia trasparente dell'amore di Dio. (Benedetto XVI, Udienza Generale, 13 giugno 2007)

Note modifica

  1. Citato in AA.VV., Il libro della black history, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2022, p. 49. ISBN 9788858041147
  2. Da Storia ecclesiastica; citato in Aa. Vv., La dieta vegetariana nel Cristianesimo, Edizioni Il Sentiero, Milano, 2011, pp. 48-49. ISBN 978-88-86604-12-3
  3. Da Vita di Costantino, I, 27, 31; citato in Paola Mastellaro, Il Libro delle Citazioni Latine e Greche, Mondadori, Milano, 1994. ISBN 978-88-04-47133-2
  4. Da Storia ecclesiastica in Heinrich Denzinger, Enchiridion Symbolorum, edizione bilingue a cura di Peter Hünermann, versione italiana a cura di Angelo Lanzoni e Giovanni Zaccherini, EDB, 2001.

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