Enrico Pepe (–), religioso e scrittore italiano.

Martiri e santi del calendario romano modifica

  • [San Basilio] Egli sognava una chiesa armoniosa nell'unità e laboriosa nelle opere sante, come un autentico cenobio. (p. 17)
  • Cirillo durante la sua vita ne combinò di tutti i colori. Con l' humour tipico degli inglesi, il Newman scrisse che il vescovo alessandrino «non sarebbe d'accordo che la sua santità fosse giudicata in base alle sue azioni». Eppure è stato riconosciuto santo prima dal suo popolo e poi da tutta la chiesa, fino a guadagnarsi anche in Occidente il titolo di padre e dottore. (p. 316)
  • Nestorio, seguace della scuola antiochena in cui si era formato, per salvare l'integrità dell'umanità di Cristo, sosteneva che la persona divina del Verbo coabitava con la persona dell'uomo Gesù, con la conseguenza che nel Cristo, secondo lui, ci sono due nature e due persone e Maria può essere chiamata solo madre di Cristo e non madre di Dio. (p. 318)
  • Cirillo, della scuola alessandrina, rifacendosi a Nicea e a sant'Atanasio, ammetteva in Cristo l'integrità delle due nature – umana e divina – ma le teneva unite in un'unica persona, quella del Verbo. Gesù, dunque, è vero Dio e vero uomo, ma è una sola persona, è Dio fatto uomo. Per questo chi l'ha generato nella sua umanità, può chiamarsi giustamente madre di Dio. (p. 318)

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