Dionigi Strocchi

letterato, latinista, grecista e traduttore italiano

Dionigi Strocchi (1762 – 1850), letterato, grecista, latinista, traduttore e insegnante italiano.

Dionigi Strocchi

Elogi e discorsi accademici modifica

  • Una stretta affinità accade fra le arti, e le lettere; imperocché negli antichi monumenti si contiene la mitologia, la storia, ed ogni notizia de' tempi passati. Furono già i codici campo larghissimo a mietere onori di letterarie vittorie; ora questo campo è chiuso, o veramente è fatto angusto, e sterile sì che buon frutto in esso raro si coglie e la fede di tali scritture massimamente per l'ignoranza degli amanuensi è poca o nulla verso quella dei monumenti, i quali sono gli unici da poter dichiarare i luoghi oscuri degli antichi scrittori, e i costumi delle passate età. (p. 12)
  • Se non è fatale a questa Italia, che debba essere altra da quella, che fa nudrice e custode di ogni arte bella, in cima delle quali siede regina la poesia, crederò che nostra gloria letteraria, la quale fe' di noi la civilissima delle nazioni moderne, non sarà per cascare a quel fine, a cui vaporose indomite fantasie minacciano di strascinarla. Imperocché dove non manchi:
    Quel fondamento, che natura pone,
    poche pagine di Omero, di Virgilio, di Dante bene intellette, bene digeste sono efficaci a scaldare di faville salubri la fantasia, a reggerne con giusto freno le creazioni, ad accendere la vera face del Genio. (p. 97)
  • Ben si potrà dire, che il Romanticismo ha questo di comodo singolare, che mentre con larga dispensa provede le cose a' discepoli suoi, li assolve dalla lunga pena di vestirle con quell'ordine, e con quelle colorate penne, che tanto sudore costano a' seguaci del Classicismo. (p. 98)

Citazioni su Dionigi Strocchi modifica

  • Callimaco co' suoi Inni e colla Chioma di Berenice, che ci venne conservata nella latina versione di Catullo, occupò i prestantissimi ingegni di alcuni italiani poeti. Ma quegli che riportò la palma nel tradurre Callimaco è il cav. Dionigi Strocchi faentino, che ci diede una bella ed elegante traduzione in terza rima di questo greco Poeta[1]. (Ambrogio Levati)

Note modifica

  1. Inni di Callimaco di D. Stracchi. Milano, 1805; ristampati in Bologna ed in Firenze, 1816. [N.d.A.]

Bibliografia modifica

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