Daniele Comboni

missionario e vescovo cattolico italiano (1831-1881)

Daniele Comboni (1831– 1881), religioso, arcivescovo cattolico e missionario italiano.

  • Ho finito gli Esercizi, e dopo essermi consigliato con Dio e con gli uomini mi sono convinto che l'idea delle Missioni è la mia vera vocazione. Anzi, il Padre Marani, successore del grande Servo di Dio Gaspare Bertoni, fondatore degli Stimmatini, mi ha assicurato che la mia vocazione alle Missioni dell'Africa è una delle più chiare e potenti. [1]
  • Il missionario dev'essere disposto a tutto. La nostra vita è un misto di dolore e godimenti, di affanni e di speranze, di patimenti e conforti. Si lavora con le mani e con la testa, si viaggia a piedi o in piroga, si studia, si suda, si soffre, si gode: ecco quello che vuole da noi la Provvidenza. [1]
  • Io domando al Signore ogni giorno: 1°, delle croci, necessarie per pianificare bene e fecondare le opere di Dio; 2°, personale maschile e femminile, investito dello Spirito di Gesù Cristo; 3°, mezzi pecuniari e materiali per mantenere l'Opera sua. La bontà divina – scriveva – è sommamente amorosa nell'accordarmi specialmente la prima grazia. [1]
  • Missionari e Suore davvero santi, ma non col collo storto, perché in Africa bisogna averlo diritto; ma anime ardite e generose che sappiano patire e morire per Cristo e per gli Africani. [1]
  • O Maria, Madre di Dio, il grande popolo dei neri dorme per la più parte ancora nelle tenebre e nell'ombra della morte. Affrettate l'ora della loro salvezza, spianate gli ostacoli, disperdete i nemici, preparate i cuori ed invitate nuovi apostoli a quelle remote contrade tanto infelici e bisognose. [1]
  • Salvare l'Africa con l'Africa. [1]
Daniele Comboni

Note modifica

  1. a b c d e f Citato in Maria di Lorenzo, Daniele Comboni, un Santo per l'Africa, in Madre di Dio, 11 novembre 2003.

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