Castello del Buonconsiglio

castello di Trento

Citazioni sul Castello del Buonconsiglio.

  • Ai rappresentanti della riforma cattolica non piaceva che il Castello del Buonconsiglio, anziché essere solo una residenza vescovile, fosse anche una corte principesca. Madruzzo, invece, amava sottolineare il suo rango principesco e lo dimostrava anche nel suo modo di vestire. Portava generalmente un abito principesco di velluto rosso e solo la berretta cardinalizia svelava che era cardinale della Chiesa di Roma. Benché avesse dichiarato che durante il concilio non considerava se stesso, ma i legati, quali sovrani della città, ed avesse dato disposizioni ai suoi dipendenti di obbedire ai loro ordini come ai propri, restò tuttavia sempre consapevole della sua responsabilità. (Hubert Jedin)
  • Nel 1549 il «maso di Margone, situato sul monte Pe de Gaza sopra Castel Toblino», aveva sei case. Come era stato stabilito negli anni successivi alla fondazione, i discendenti dei fratelli Briarana di Molveno, colonizzatori dei luoghi, dovevano versare ogni 19 anni alla Chiesa di Trento una libbra di pepe e scendere il giorno di San Michele, di ogni anno, al castello del Buonconsiglio di Trento recando quattro staia di frumento, sei di segala, sei di scandella e la decima. (Aldo Gorfer)
  • Questa città di Trento è soggetta nel temporale e nello spirituale al suo Vescovo. Il Re dei Romani, Conte del Tirolo, tiene permanentemente nella città un Capitano suo rappresentante. La rendita annua del vescovado ascende a dodici mila Scudi d'oro. La città è posta in una pianura nella valle fra scoscesi monti, in riva allo Adige, sopra il quale sta un ponte in legno a sette archi abbastanza bello. Ha circa mille case, alcuni bellissimi edifizi e molte vie regolari, con ampie piazze, ha molti palazzi, fra i quali primeggi per bellezza e grandiosità il vescovile. Fu questo palazzo[1]fatto costruire da Bernardo Clesio, antecessore al presente Vescovo. È diviso in due parti, la nuova e la vecchia. Così è pieno di svariati adornamenti, che chi lo visita, è duopo confessi, non aver veduto in altro luogo palazzo più bello ed ornato, come io devo spontaneamente dirlo. (Angelo Massarelli)
Castello del Buonconsiglio. Trento.
Albrecht Dürer, Castello del Buonconsiglio, acquarello, 1495, British Museum, Londra.

Note modifica

  1. Si tratta del Castello del Buonconsiglio, indicato dal Massarelli come "palazzo vescovile" perché tale era allora, ossia residenza del Principe vescovo, e tale sarebbe rimasto fino al 1776, anno in cui Trento venne invasa dalle truppe napoleoniche. Cfr.voce su Wikipedia.

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