Carin Gerhardsen (1962 — vivente), scrittrice svedese.

Carin Gerhardsen, 2009

Incipit di alcune opere modifica

La casa di pan di zenzero modifica

La villa marrone di fine secolo si staglia imponente sulla sommità della collina erbosa, circondata da alti pini. Ma gli angoli bianchi dell'edificio e gli infissi con gli spigoli smussati le conferiscono un'aura fiabesca e allo stesso tempo invitante. D'estate gli alberi regalano l'ombra ai bambini che vi giocano intorno, ma adesso, in autunno, sembrano quasi minacciosi, guardie severe incaricate di proteggere l'asilo dal gelo dell'inverno e da altri ospiti sgraditi. La prima neve copre i dintorni come uno straccio bagnato e non ha ancora fatto in tempo a sciogliersi. Il silenzio è assoluto, fatta eccezione per un cane che abbaia in lontananza.

Madre, padre, figli modifica

Adesso dormi, dormi, svelto. Chiudi gli occhi e tieni la bocca semiaperta, come se stessi dormendo davvero. Il respiro deve essere lento e regolare, anche se il cuore batte nel petto come un pugno. Ci si può riuscire, se è necessario. Ora sente i passi sulla scala, passi gentili stavolta, non i passi pesanti e arrabbiati di prima; sono passi suadenti e concilianti. Sente la porta aprirsi e poi richiudersi... Cavolo, allora è uno di quei giorni. Ma il suo respiro è calmo, profondo, perfetto. La testa sul cuscino un po' di sbieco, un rivolo di saliva che spunta dall'angolo della bocca e poi scivola lungo la guancia. L'impressione che deve dare è di completo abbandono, nonostante ogni muscolo del suo corpo sia così teso da far male. Ma questo non si deve notare, non si deve vedere dall'esterno.

Bibliografia modifica

  • Carin Gerhardsen, La casa di pan di zenzero, traduzione di Renato Zatti e Gabriella Bonalumi, Baldini Castoldi Dalai editore, 2011. ISBN 9788866201021
  • Carin Gerhardsen, Madre, padre, figli, traduzione di Alessia Ferrari, Dalai editore, 2012. ISBN 9788866204930

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