Camera dei fasci e delle corporazioni

camera bassa del Parlamento del Regno d'Italia dal 1939 al 1943, nel periodo fascista

Citazioni sulla Camera dei fasci e delle corporazioni.

  • Nel gennaio 1939 fu introdotta un'altra radicale innovazione rispetto allo Statuto del 1848: la Camera dei deputati votò la propria soppressione (e – in stile fascista – il voto fu per «acclamazione»). In sua sostituzione fu inaugurata una nuova «Camera dei Fasci e delle Corporazioni», i cui membri non erano eletti, ma nominati. Questa «abolizione» del Parlamento, come Mussolini inesattamente la chiamò, non solo fu accettata dal re [Vittorio Emanuele III], ma fu da lui inspiegabilmente salutata come un ritorno alla «normalità costituzionale»; egli dette a un senatore il consiglio di votare a favore del nuovo ordinamento e spiegò stranamente che anche questo cambiamento poteva servire agli interessi della corona. (Denis Mack Smith)
Vittorio Emanuele III inaugura la Camera dei fasci e delle corporazioni

Altri progetti modifica