Attilio Brunialti

scrittore, giurista, docente universitario e parlamentare italiano (1849-1920)

Attilio Brunialti (1849 – 1920), scrittore, giurista, docente e politico italiano.

Attilio Brunialti

Citazioni di Attilio Brunialti modifica

  • Quasi tutti coloro che avevano studiata l'emigrazione italiana, deploravano ch'essa andasse dispersa, seguendo seduzioni ed impulsi diversi, senza alcun diretto vantaggio per noi per ciò che non avevamo una sola colonia alla quale avviarla e nella quale assicurarle protezione e incremento. Alcuni se ne erano occupati di proposito, e già più di una voce s'era levata a chiedere che l'Italia completasse l'essere suo con qualche colonia oltremarina, sia pur modesta e lontana. (da Le colonie degli italiani, Unione Tipografico-Editrice, Torino, 1897, cap. 9, p. 303)

Incipit di alcune opere modifica

Fiume, Zara e le isole modifica

Come l'Italia fu a buon diritto chiamata il pendolo d'Europa per il fatale oscillare che le sue sorti impressero ai movimenti storici d'Europa tutta, così l'Adriatico, questo suo golfo, fu nella storia centro delle più intense e gravi e appassionate contese, che mai si siano sviluppate intorno a un problema marittimo. Questo problema fu il più urgente e delicato della nostra vita nazionale, il più complesso nelle sue relazioni con le altre potenze, il più difficile per le molteplici attinenze con gli altri problemi, più paurosi di quelli della sfinge antica, che in parte furono e ancora devono essere risolti, pel definitivo assetto dell'Europa centrale ed orientale.

Libertà e democrazia modifica

V'hanno e v'ebbero sempre nella società uomini di poca fede e di spirito povero così, che oggi ancora, in tanta luce di civiltà e di progresso, s'atteggiano a malaugurate Cassandre, e nel movimento senza tregua, con foga anzi infrenabile, ascendente dell'umanità, non vedono se non un certo, per quanto remoto, decadimento. Mesti e sfiduciati additano questo culto dei materiali dilettamenti, che ogni giorno s'accresce, questo venir meno dei principii religiosi e l'oscillare perpetuo fra la negazione e il pregiudizio, questo abbassamento del livello morale, unito allo inchinarsi dei molti dinanzi a grandezze vecchie o nuove, reali o fantastiche, questo vuoto infine e questo universo scoraggiamento degli animi, siccome i segnali indubbii del triste avvenire che, a detta loro, è riserbato alla dechinante umanità.

Bibliografia modifica

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