Angela Davis

attivista statunitense

Angela Davis (1944 – vivente), attivista statunitense.

Angela Davis nel 1973

Citazioni di Angela Davis modifica

  • "Donna" era il test, ma non tutte le donne sembravano pessedere i requisiti necessari.
“Woman” was the test, but not every woman seemed to qualify.[1]
  • La dichiarazione [di Seneca Falls]... ignorava la situazione delle donne lavoratrici bianche, come ignorava la situazione delle donne nere nel sud e nel nord.[2]
  • La mia decisione di iscrivermi al gruppo Che-Lumumba, collettivo nero militante del partito comunista, deriva direttamente dalla mia convinzione che la sola via per la liberazione di tutti i neri è quella del rovesciamento completo e totale della classe capitalista e di tutti i suoi mezzi di oppressione. Il compito del gruppo Che-Lumumba è di organizzare i neri in funzione dei loro bisogni immediati; ma, allo stesso tempo, di creare un'armata di combattenti per la libertà che rovesceranno i nostri nemici. Noi sappiamo che, per raggiungere questo scopo finale, dobbiamo unire le nostre forze a quelle degli elementi progressisti della popolazione bianca di America, che ha visto come noi la natura della bestia capitalista.[3]
  • La mia decisione di unirmi al partito comunista è emersa dalla mia convinzione che l'unica vera via di liberazione per i neri è quella che porta a un rovesciamento completo e totale della classe capitalista in questo Paese e tutte le sue molteplici appendici istituzionali che assicurano la sua capacità di sfruttare le masse e schiavizzare i neri.
My decision to join the Communist party emanated from my belief that the only true path of liberation for black people is the one that leads toward a complete and total overthrow of the capitalist class in this country and all its manifold institutional appendages which insure its ability to exploit the masses and enslave black people.[4]
  • Quando qualcuno mi chiede conto della violenza, lo trovo semplicemente incredibile. Perché questo vuol dire che la persona che mi sta facendo questa domanda non ha assolutamente idea di cosa il popolo nero abbia passato, di quello che il popolo nero abbia sperimentato in questo paese dal momento in cui il primo di loro è stato rapito dalle coste dell'Africa.
When someone asks me about violence, I just find it incredible, because what it means is that the person that is asking that question has absolutely no idea what Black people have gone through, what Black people have experienced in this country, since the time the first Black person was kidnapped from the shores of Africa.[5][6]
  • Quando si parla di rivoluzione, la maggior parte della gente pensa alla violenza, senza rendersi conto che il contenuto reale di qualsiasi spinta rivoluzionaria risiede nei principi e negli obiettivi per cui si sta lottando e non nel modo in cui li si raggiunge.
    D'altra parte, per come è organizzata la società, per il fatto che la violenza è presente ovunque, devi aspettarti delle esplosioni di violenza. Devi aspettarti cose del genere come reazione... se sei un nero che vive in una comunità di neri per tutta la vita e passeggi ogni giorno per la strada circondato da poliziotti bianchi... Per esempio, quando vivevo a Los Angeles [...] venivo continuamente fermata. La polizia non sapeva chi fossi. Ma ero una donna nera con la pettinatura afro e loro pensavano, suppongo, che fossi una "militante".
When you talk about revolution, most people think violence, without realizing that the real content of any kind of revolutionary thrust lies in the principles and the goals that you're striving for, not in the way you reach them.
On the other hand, because of the way this society is organized, because of the violence that exists on the surface everywhere, you have to expect that there are going to be such explosions. You have to expect things like that as reactions... if you are a black person and live in the black community all your life and walk out on the street everyday seeing white policemen surrounding you... when I was living in Los Angeles, for instance (long before the situation in L.A. ever occurred) I was constantly stopped. No, the police didn't know who I was. But I was a black women and I had a natural and they, I suppose thought I might be "militant."[5][6]

Citazioni su Angela Davis modifica

  • Guardo le mie povere cose, | una foto di Angela Davis | muore lentamente sul muro | e a me di lei | non me n'è fregato niente mai. (Francesco De Gregori)
  • Qualcuno l'aveva chiamata la «Venere nera». Bella: la figura alta, che la camicetta e i pantaloni chiari sottolineano, i capelli gonfi, i lucidi occhi.
    Giornali e TV si occupano ormai raramente di lei: la fase emotiva e drammatica è passata, ma Angela Davis è ancora sulla piazza. Guida la «New Leftist Alliance»: ci sono dentro anche gli indiani, i portoricani, i chicanos. (Enzo Biagi)

Note modifica

  1. In Women, Race and Class 1983. ISBN 0-394-71351-6
  2. Citato in AA.VV., Il libro del femminismo, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019, p. 204. ISBN 9788858022900
  3. Citato in TREDICI DOMANDE AD ANGELA DAVIS, lasinistraquotidiana.it.
  4. Citato in Manning Marable, Let Nobody Turn Us Around: Voices of Resistance, Reform, and Renewal : an African American Anthology, 2003, p. 483. ISBN 084768346X.
  5. a b Da un'intervista condotta da Bo Holmström nel 1972, California State Prison, visibile nel documentario The Black Power Mixtape 1967-1975
  6. a b Citato in Giulia Siviero, Angela Davis e la violenza di Baltimora, IlPost.it, 29 aprile 2015.

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