Alice (Alice nel Paese delle Meraviglie)

protagonista di "Alice nel paese delle meraviglie" e "Alice attraverso lo specchio"

Alice, personaggio immaginario protagonista del romanzo Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e del suo seguito Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, entrambi scritti dallo scrittore inglese Lewis Carroll.

Alice nella versione colorata di un'illustrazione del 1865 di John Tenniel.

Citazioni di Alice modifica

Alice in Wonderland modifica

  • Chi decide cos'è appropriato? E se si stabilisse che è appropriato indossare un merluzzo sulla testa, tu lo indosseresti?
  • È da quando sono caduta in quella tana di coniglio che mi dicono cosa devo fare e chi devo essere. Mi hanno accorciata, allungata, ingrassata e perfino messa in una teiera. Sono stata accusata di essere Alice e di non essere Alice. Ma questo è il mio sogno! E ora decido io quello che succede.
  • Ho appena avuto una visione. Le donne tutte con i pantaloni e gli uomini con la gonna.
  • Precipito, dentro un buco oscuro. Poi, incontro strane creature. [...] C'è un dodo, per esempio, un coniglio con un panciotto e un gatto che sorride. [...] E c'è un bruco tutto blu. [...] Secondo te sono diventata matta?
  • Sei cose impossibili... Contale Alice.
    1: c'e una pozione che ti fa rimpicciolire.
    2: una torta che ti fa ingrandire.
    3: gli animali parlano.
    4 Alice: i gatti evaporano.
    5: esiste un Paese delle Meraviglie.
    6: posso uccidere il Ciciarampa!

Alice nel Paese delle Meraviglie modifica

  • "Puoi imparare tante cose dai fiori"... Credo che potrebbero imparare loro un po' di educazione!
  • S'io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, poiché tutto sarebbe come non'è, e viceversa! Ciò che è non sarebbe e ciò che non'è sarebbe!
  • Sarebbe pur bello se, una volta tanto, qualcosa qui avesse un senso.

Citazioni su Alice modifica

  • Alice è volta a volta gigantessa e nana, nell'al di là, pozzo o specchio, dove un sonno-sesamo l'ha precipitata. Le presenze adorabili e inverosimili che le tocca riconoscere, come si sfogliano le immagini di un bestiario a colori o le reliquie d'un incantesimo, non servono che a far da platea al suo duello pacifico con l'insensatezza speculare del vocabolario e del mondo. Sicché è senza paura che la vediamo, sotto l'occhio fotografico del reverendo, incamminarsi a prendere in una radura il tè del cappellaio matto. (Gesualdo Bufalino)

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